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Lo spettacolo del Palio di Feltre

Nello sport importante è partecipare nel rispetto delle regole e degli avversari. Se poi arriva la vittoria, tanto meglio. Sarà filosofia spicciola, ma è quella cui si sono sempre ispirati i quattro quartieri. Aggiudicarsi il drappo significa poter iscrivere il proprio nome nell’ albo d’oro del Palio.
Quest’anno a vincere la 38a edizione è stato il quartiere Santo Stefano. Un successo netto ed indiscusso, tanta è risultata la superiorità delle squadre messe in campo dal Corno d’oro. Vincere 3 gare sulle 4 previste vorrà pur dire qualcosa. E difatti, a differenza di esperienze passate, nessuno ha avuto motivo per recriminare, per avanzare proteste, per presentare ricorsi.
La prima competizione, il tiro con l’arco, si è svolta sabato 7 agosto in Piazza Maggiore, di fronte ad un pubblico più numeroso rispetto al passato. Complice anche il bel tempo, quello che era mancato venerdì, giorno dedicato alle cene dei quartieri, che sono dovuti ricorrere ai ripari. Inaspettata la vittoria di Santo Stefano (punti 9), al secondo posto Duomo (punti 6), al terzo Castello (punti 5) e al quarto Portoria (punti 4) che per molte edizioni aveva primeggiato in questa specialità.
Dopo un’esibizione degli sbandieratori «Città di Feltre» ad affascinare il pubblico è stata la staffetta. In gara atleti di indubbia fama, anche internazionale. La vittoria alla fine è andata al quartiere Portoria (punti 9), mentre a giungere secondo è stato il quartiere Santo Stefano (punti 6), terzo il Duomo (punti 5) e quarto Castello (punti 4). Al termine delle due gare in testa alla classifica si piazzava Santo Stefano (punti 15), al secondo posto Portoria (punti 13), al terzo Duomo (punti 11) e al quarto Castello (punti 9). Distacchi contenuti , che hanno lasciata aperta la porta ad ogni aspettativa. Decisive, come del resto nel passato, sarebbero risultate le due competizioni di domenica 8 agosto a Prà del Moro.
Particolarmente combattuta la gare del tiro alla fune, che ha visto primeggiare Santo Stefano e Castello. Alla fine l’ha spuntata il Corno d’oro (punti 9), seguito dal Castello (punti 6), dal Duomo (punti 5) e da Portoria (punti 4).
Con due successi su tre competizioni, cominciava a farsi più netto il distacco nel punteggio fra Santo Stefano e gli altri 3 quartieri. Dopo 3 gare, con i suoi 24 punti Santo Stefano si preparava ad affrontare la corsa dei cavalli con più tranquillità, al secondo posto si trovava Portoria (punti 17), al terzo Duomo (punti 16) e al quarto Castello (punti 15).
Poco dopo le 19 sono entrati in pista i fantini con i loro cavalli. Avevano molte cose da confidarsi, tant’è vero che poca attenzione hanno sembrato riservare agli ordini del mossiere. E se ne sono visti i risultati: sono state ben 4 le false partenze prima che la corsa avesse inizio regolare. Gara quasi senza storia, visto che subito in prima e terza posizione si sono piazzati i cavalli di Santo Stefano con i fantini Adrian Topalli e Andrea Chessa. Netta la loro vittoria, che ha fatto subito capire al pubblico presente a chi sarebbe andato il Palio di Feltre. Ecco il punteggio assegnato alla gara dei cavalli: Santo Stefano punti 19, Duomo 13, Castello 9 e Portoria 8.
Questa la classifica finale: al primo posto Santo Stefano con punti 43, al secondo Duomo con 29, al terzo Portoria con 25 e al quarto Castello con 24.
Inutile dire l’entusiasmo dei contradaioli del Corno d’oro che, dopo un digiuno lungo 7 anni, sono riusciti ad ottenere una vittoria prestigiosa, meritata e da nessuno contestata. A loro il sindaco Paolo Perenzin, che non ha mai fatto mistero di parteggiare per Santo Stefano, ha consegnato il drappo della pittrice fiorentina Paola Imposimato. Degno riconoscimento per l’impegno profuso da questo quartiere che ha festeggiato a lungo il successo, senza dimenticare di issare sul pennone in Piazza Maggiore il suo stendardo. Una tradizione rispettata anche quest’anno.
Gabriele Turrin

Leggi il "taglio medio" della settimana scorsa.

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