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Distribuiti gli incarichi ai consiglieri provinciali

Martedì 24 gennaio, alle 17, si terrà la prima riunione del Consiglio provinciale uscito dalle votazioni dello scorso 8 gennaio. All’ordine del giorno, oltre alla convalida degli eletti, le comunicazioni del presidente, l’approvazione di una variante al Prg del comune di Val di Zoldo e del Piano di assetto territoriale di Cencenighe e San Tomaso Agordino, l’espressione del parere sulla fusione dei comuni di Canale d’Agordo e Falcade e una variazione di bilancio per pagare il servizio di Veneto Strade in questo inizio di 2017.
Anche in vista del primo Consiglio, martedì 17 il presidente della Provincia, Daniela Larese Filon, ha comunicato gli incarichi che sono stati affidati agli 8 consiglieri espressi dalla lista dei sindaci che ha vinto le elezioni.
Amalia Serenella Bogana sarà il vicepresidente e si occuperà di bilancio e di risorse umane.
Mirco Costa si interesserà di ambiente, politiche energetiche, Comunità del Parco, sanità, impianti a fune.
Paolo Vendramini seguirà istruzione, cultura, pari opportunità, governo del territorio.
Silvia Tormen coordinerà gli interventi relativi alle politiche del lavoro, al welfare e ai fondi europei e sarà di supporto per i fondi per i Comuni di confine.
Pier Luigi Svaluto Ferro si interesserà di caccia e pesca, foreste e demanio idrico.
Calogero Matteo Trinceri seguirà difesa del suolo e protezione civile.
Ezio Lise si occuperà di agricoltura, edilizia scolastica e patrimonio.
Jacopo Massaro si interesserà del tema dello Statuto e dei rapporti con gli enti locali.
La presidente Daniela Larese Filon ha infine tenuto per sè turismo, mobilità e infrastruttture.
Per quanto riguarda le prospettive future della Provincia, la presidente ha sottolineato in particolare due priorità. Innanzitutto il reperimento di nuove risorse che consentano di rimpinguare il bilancio perché, altrimenti, l’Ente non sarà in grado di far fronte alle esigenze del territorio.
A questo fine era già stato concordato un incontro con il premier Gentiloni, incontro che è stato però rinviato a causa del malore che ha colpito il primo ministro nei giorni scorsi.
Secondo obiettivo strategico quello di raggiungere quanto prima un accordo con Anas e Veneto Strade per la gestione della viabilità provinciale (accordo da perfezionare entro marzo dal momento che quello attuale con Veneto Strade termina il 28 febbraio).
La speranza della Provincia è che l’Anas possa accollarsi la gestione delle ex strade statali (che costa 5 milioni l’anno) e quella delle provinciali storiche (che costa 6,2 milioni l’anno), mentre quella delle strade regionali (che costa 5 milioni l’anno) resterebbe a Veneto Strade. Da parte sua la Regione, per accollarsi la gestione delle strade regionali, chiede che le Province escano da Veneto Strade di cui, insieme, controllano il 50% delle azioni.
Da parte sua la Provincia di Belluno non si opporrebbe a questa soluzione, mentre altre Province vorrebbero rimanere in Veneto Strade per controllare meglio gli interventi sulla loro viabilità.

Leggi il "taglio medio" della settimana scorsa.

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