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Salvare una scuola vuota? Il problema non sta qui

Non è questione di pessimismo. Basta guardare la realtà. Come la guardano i tecnici, che sanno leggere i numeri e per mestiere devono trarne le conseguenze.
I tecnici della scuola, per esempio, sanno. Possiamo fare i salti mortali ma senza bambini non ci sono deroghe che tengano, né sperimentazioni, né formule innovative. Senza bambini, le nostre scuole chiuderanno. E ciò avverrà presto.
Non è un’ipotesi, non è pessimismo, è la realtà. L’Istituto comprensivo di Agordo, stando alle iscrizioni raccolte in questi giorni, dovrebbe mantenere classi e plessi. Ma guai a farsi illusioni, perché – lo dice il dirigente Bernardino Chiocchetti (pagina 31) – «l’andamento delle iscrizioni, positivo per l’immediato, è destinato nei prossimi anni a una contrazione, per l’inarrestabile calo demografico».
La montagna si spopola per abbandono, per incapacità di attrarre popolazione e per la scarsa propensione a fare figli. Agordo “tiene”, ma a spese della montagna più alta, che si spopola più facilmente e dove la perdita di sezioni scolastiche avviene già, in modo pesante.
Che cosa si fa, in concreto, per invertire la tendenza? Lo spopolamento è la “cartina al tornasole” del malessere della nostra montagna, quello che le indagini del Sole 24 Ore e di Italia Oggi non riescono evidentemente a inquadrare, se ci dicono che qui si vive bene, ma senza spiegarci perché, allora, la gente se ne va. Soltanto quando torneremo a vedere il segno “più” annunceremo, con sollievo, che qualcosa di nuovo, di positivo è scattato.
Per ora, purtroppo, no. Anzi sappiamo già che i pochi nati degli ultimi cinque anni determineranno presto ulteriori tagli di classi a scuola. E poi, via via, ulteriori perdite di servizi.
D’altra parte: il problema è come mantenere in vita una scuola vuota o come favorire l’incremento dei bambini? Mantenere aperto un ospedale inutilizzato o far crescere la popolazione del suo bacino d’utenza? Sostenere “artificialmente” il negozietto di montagna o creare le condizioni perché la sua clientela aumenti?
Avessimo la soluzione in mano, ne vedremmo i primi risultati positivi tra qualche anno. Ma in mano non abbiamo quasi nulla.

Leggi il "fondo" della settimana scorsa.

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