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Giovedì 25 maggio 2017

Delrio a Belluno, promesse vaghe






Non è ancora finanziata l’elettrificazione della ferrovia sul cosiddetto "anello basso" Feltre–Belluno–Ponte, si lavora per inserire l’opera nei piani Rfi entro l’anno. Sostegno generico all’Anello ferroviario delle Dolomiti. C’è l’intenzione di trasferire all’Anas la competenza sulla Provinciale 1 della Sinistra Piave.

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Il ministro alle infrastrutture Graziano Delrio, impegnato in un tour veneto a sostegno dei candidati alle prossime amministrative, ha fatto tappa questo pomeriggio a Belluno. "La cura del ferro" era il tema fissato dagli organizzatori dell’incontro. Delrio, incalzato dai giornalisti, ha assicurato il sostegno del governo centrale all’elettrificazione della ferrovia in provincia di Belluno, ma ha detto che per ora sono finanziati solo i lavori che consentiranno di portare l’elettricità fino a Vittorio Veneto e a Montebelluna. C’è l’impegno politico a inserire entro l’anno, nel piano di Rfi, la cifra per proseguire più su, fino a chiudere l’anello con Feltre, Belluno e Ponte nelle Alpi, il cui costo viene stimato in soli 75 milioni di euro. "L’orizzonte è Cortina 2021", ha indicato ai giornalisti Delrio, che sulle date non si è pronunciato. Il ministro ha anche ribadito il suo favore, ma in modo del tutto vago, per la realizzazione dell’Anello ferroviario delle Dolomiti, entro un ragionamento generale volto al rilancio della ferrovia e alla connessione delle aree periferiche, tanto più se dotate di potenziale turistico. In questa prospettiva Delrio ha espresso la volontà di sostenere il trasporto pubblico locale, tema delicato visto che la Regione del Veneto lamenta un taglio di oltre 12 milioni di euro dell’apposito fondo, da parte di Roma, con l’evidente rischio di ridimensionamenti obbligati del trasporto su gomma.

Per quanto riguarda le strade Delrio ha fatto esplicito riferimento, con i giornalisti, alla volontà di realizzare la galleria di Coltrondo in Comelico (ma per quanto riguarda i soldi ha accennato a quei 70 milioni che – così si era capito la scorsa settimana al vertice di Sedico – sono stati stanziati per i lavori sull’Alemagna in vista dei Mondiali di Cortina 2021), e ha prospettato il trasferimento all’Anas della Provinciale 1 della sinistra Piave, in Val Belluna, per completare il collegamento Fenadora–Anzù nel Feltrino.

Aggiornamento.
Al termine del pomeriggio bellunese di Graziano Delrio, il deputato Roger De Menech si fa interprete dei contenuti emersi. De Menech ribadisce che i recenti stanziamenti del Governo a favore della provincia di Belluno hanno proporzioni del tutto eccezionali e sono principalmente frutto dell’impegno diretto del ministro Delrio.
Facendo il punto, si tratta di 100 milioni di euro stanziati fin dall’inizio per Cortina 2021 e destinati sostanzialmente al miglioramento della Statale di Alemagna da Longarone in su; ad essi si sono aggiunti recentemente altri 70 milioni di euro per la stessa finalità, più 70 per la galleria del Comelico. In tutto 240 milioni per infrastrutture, dunque riferibili direttamente alla competenza del ministro Delrio, più altri 40 dal Governo per interventi specifici su Cortina. «L’impegno è chiarissimo», sottolinea De Menech, «credo che con i soldi che sono già stanziati per Cortina e Comelico possiamo dare fiducia a questo ministro. Quand’è l’ultima volta che in provincia sono arrivati 240 milioni di euro per la viabilità?». «Delrio è una persona seria e non possiamo aspettarci che indichi delle date se non è possibile conoscerle», conclude De Menech, «ma se ha detto che per l’elettrificazione si lavora per l’aggiornamento del Piano di Rfi e che esso dovrebbe andare in porto entro l’anno si tratta di un impegno affidabile. Così come c’è l’impegno del Governo a sostegno dell’Anello ferroviario delle Dolomiti».
Approfondimenti sul prossimo numero dell’Amico del Popolo.

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