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Sabato 5 agosto 2017
Belluno, una grande folla al funerale di don Francesco Soccol
Il vescovo Renato, che ha presieduto la celebrazione, lo ha ringraziato per la testimonianza di cui è stato capace.
C’era davvero tanta gente questa mattina (sabato 5 agosto) nella cattedrale di Belluno per partecipare al funerale di don Francesco Soccol, il parroco di Cavarzano e di Sargnano (e vicario foraneo di Belluno) morto improvvisamente lo scorso 2 agosto durante una gita in montagna con due amici.
Nell’omelia il vescovo Renato, che presiedeva la celebrazione (alla quale, insieme a decine e decine di sacerdoti, ha preso parte anche il vescovo emerito Giuseppe), ha ringraziato don Francesco per la testimonianza di cui è stato capace. "Noi tutti - ha detto il Vescovo - ciascuno in modo originale, portiamo i riflessi del volto luminoso di don Francesco. (…) Ognuno di noi ha potuto trovare un’ospitale dimora in lui. Sì, don Francesco si faceva abitare. Andavi da lui e ti sembrava di tornare a casa, di attingere quell’affetto che ti fa sentire amato, atteso da qualcuno, protetto nelle proprie fragilità. Non c’erano appartenenze particolari – né etniche, né culturali, né religiose – che potessero impedirgli di farsi amico e fratello".
Poi, in un altro passaggio dell’omelia: "Grazie, don Francesco: hai fatto sì che Dio fosse alla misura del tuo sorriso, del tuo affetto, della naturalezza con cui ci hai incontrati, della leggerezza e discrezione dello starci accanto e dell’entrare in empatia con ognuno, qualsiasi fosse la sua appartenenza di fede e di cultura".
"Forse - ha fatto presente ancora il Vescovo rivolto a don Francesco - oggi ci stai dicendo di non pensare e non dire che Dio ti ha voluto con sé, privandoci di un uomo squisito e di un prete capace di amare come hai cercato di essere tu. Forse ci stai suggerendo di cercarlo ancora questo Dio inaspettato in una vita buona, in una umanità che impara a riconciliarsi e ad aiutarsi". Al termine della celebrazione il vicario generale, don Luigi Del Favero, ha tracciato una breve biografia di don Francesco, sottolineando la sua capacità di incontrare e accogliere e anche di aiutare concretamente tutti, riassumendo infine la sua figura in tre parole: fratello, amico e padre.
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