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Venerdì 11 agosto 2017
La Sicilia torna alle Province elettive, il Bard: «Si torna alla democrazia»
«È fondamentale che i territori possano eleggere i propri rappresentanti».
La decisione dell’assemblea regionale siciliana di reintrodurre l’elezione diretta per i presidenti del «liberi consorzi» (le ex Province in Sicilia), del sindaco metropolitano e dei consiglieri degli enti raccoglie il plauso del movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti.
«Si torna alla democrazia», commentano dal consiglio federale, «è fondamentale che i territori possano eleggere i propri rappresentanti, il loro destino non può essere deciso da accordi di partito e spartizioni da manuale Cencelli. Il ritorno all’elettività degli enti provinciali è già una battaglia nazionale, che deve vedere in campo tutte le forze politiche». «In Italia continua a restare in vigore la legge Delrio, palesemente incostituzionale; la vittoria del ’no’ al referendum del 4 dicembre l’ha ulteriormente indebolita ed è ora che la sua abolizione e il ripristino delle elezioni dirette diventino una priorità. Questi anni di gestione delle ’province dei sindaci’, senza risorse e con le mani legate per gli amministratori degli enti locali, hanno causato gravissimi danni ai territori, sotto il profilo della sicurezza stradale e idrogeologica, dello sviluppo e dell’economia», continuano dal Bard. «La decisione dell’assemblea siciliana, per bocca dell’assessore regionale all’agricoltura in quota Pd, sarà ’inevitabilmente impugnata’ dal governo nazionale», concludono dal movimento. «Segno che la tanto sbandierata attenzione alla democrazia e agli enti locali forse non è così solida: non si può continuare con questa politica fatta di centralismo, tagli e inefficienze. È tempo che si riconoscano gli errori fatti, si ammettano colpe e responsabilità e si ripristinino la democrazia e la rappresentatività che definiscono la dignità di un popolo e di un territorio».
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