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Domenica 13 agosto 2017

Zaia: grazie al Soccorso alpino, gli «angeli custodi»






«Un grazie è doveroso per questi volontari che con la loro preziosa attività si dimostrano sempre dei veri professionisti della montagna». Gli interventi di oggi.

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«Un ringraziamento sentito e sincero per gli uomini del Soccorso Alpino Veneto, impegnati anche oggi in una giornata di superlavoro per dare assistenza a chi si trova coinvolto in incidenti in montagna». L’apprezzamento viene dal presidente della Regione costantemente informato dell’attività che quotidianamente svolgono i volontari del Soccorso Alpino.

«È eccezionale quello che fanno - sottolinea il presidente - mettendo sovente a rischio lo loro stessa vita a protezione di chi va in montagna. È giusto ricordarlo in questi giorni di vacanza per molti, perché la montagna va affrontata con prudenza proprio per non mettere in pericolo la propria incolumità ma anche quella di questi angeli custodi» che intervengono prontamente in caso di bisogno e spesso in situazioni non facili».

«Un grazie quindi è doveroso per questi volontari - conclude il presidente - che con la loro preziosa attività si dimostrano sempre dei veri professionisti della montagna».

Questo il bilancio delle 18 relativo agli interventi effettuati oggi, domenica 13 agosto.
Attorno a mezzogiorno l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites è intervenuto lungo la via del Buco sul Lagazuoi, poiché un alpinista che stava scalando con la moglie non era più in grado di proseguire nella progressione per un dolore alla spalla. Contemporaneamente l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sulla Piccola delle Tre Cime di Lavaredo. Sull’ultimo tiro di una via un rocciatore era volato infortunandosi, l’allarme lanciato da una cordata tedesca che aveva assistito all’incidente. L’uomo, E. L. ,38 anni, di Lugo di Romagna (RA), è stato recuperato con un verricello di 30 metri e trasportato all’ospedale di Belluno per un possibile politrauma. Il Soccorso alpino del Centro Cadore è invece stato inviato dal 118 a Lozzo di Cadore, a Pian dei Buoi. Scendendo dalla sua baita una donna di Lozzo era scivolata procurandosi un probabile trauma alla caviglia. Raggiunta da 8 soccorritori in località Tamarì, S. D. F. ,49 anni, è stata caricata in barella e portata a spalle per una cinquantina di metri fino alla strada, per poi essere accompagnata direttamente con la jeep al pronto soccorso di Pieve di Cadore. Infine, il Soccorso alpino di Cortina è stato mandato dal 118 sul Belvedere delle cascate di Fanes, per un malore. L’uomo, M. C. ,64 anni, di San Gemini (TE) è stato portato fino a Pian de Loa, dove l’eliambulanza lo ha imbarcato per volare a Pieve di Cadore.


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