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Mercoledì 20 settembre 2017

Il Ministro dell’Ambiente chiama, Confartigianato Belluno risponde






Tramontin: "Le nostre critiche e osservazioni al nuovo regolamento sulle terre e rocce da scavo sembrano aver sortito un qualche effetto" (nella foto il ministro Gian Luca Galletti).

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"Le nostre critiche e osservazioni al decreto che ha introdotto il nuovo regolamento sulle terre e rocce da scavo, pubblicato a inizio agosto, sembrano aver sortito un qualche effetto", così commenta Paolo Tramontin, presidente degli Edili di Confartigianato Belluno, la chiamata pervenuta dal ministero dell’Ambiente.

Confartigianato Belluno, infatti, immediatamente aveva espresso la propria contrarierà al decreto, evidenziandone tutte le criticità, non ultima la necessità di attesa di 15 giorni dalla comunicazione dello scavo o gli oneri degli accertamenti addebitati all’impresa esecutrice dei lavori. Pochi giorni dopo, l’azione era stata rafforzata dall’intervento del presidente regionale della categoria, Paolo Bassani, che condivideva la protesta di Belluno. A seguire si sono aggiunte le proteste delle altre associazioni di Confartigianato, sia del Veneto, sia di altre Regioni.

"Evidentemente - afferma Maurizio Reolon, responsabile dell’ufficio Ambiente di Confartigianato Belluno - al ministro Galletti, che aveva elogiato il decreto sulle terre e rocce come un atto di semplificazione, è giunta voce che le imprese di Confartigianato invece lo giudicavano peggiorativo, complicato e in alcuni punti incomprensibile".


La mossa sperata, ma altrettanto inattesa, è giunta in questi giorni: il ministero dell’Ambiente ha chiamato i vertici di Confartigianato offrendo collaborazione per una semplificazione, su proposte avanzate dalla categoria interessata. Confartigianato ha quindi coinvolto i funzionari degli uffici ambiente delle Associazioni territoriali che più si sono spese su questa materia (Belluno in primis) per stilare una serie di proposte migliorative da presentare al Ministro dell’Ambiente. Ne è uscito un documento che ha indicato come indispensabili le seguenti modifiche: 1) l’individuazione di procedure snelle per i micro-cantieri (fino a 200/300 metri cubi di scavo), che comprendano la possibilità di iniziare le operazioni di scavo senza attendere 15 giorni; 2) l’unificazione della documentazione per la comunicazione di avvio dei lavori, di trasporto e di riutilizzo; 3) la comunicazione di riutilizzo da sottoscriversi a cura del committente o del progettista così che gli eventuali costi per controlli siano a questi imputati; 4) la semplificazione delle procedure per il riutilizzo del materiale in sito di scavo con una semplice comunicazione al Comune.


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