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Giovedì 12 ottobre 2017

La Regione è soddisfatta dei direttori generali delle Ulss






L’assessore alla sanità: «una valutazione complessa dalla quale tutti, ripeto tutti, escono di fatto a testa alta».

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La Giunta regionale del Veneto, approvando una delibera su proposta dell’assessore alla Sanità, ha espresso la sua valutazione sull’operato dei direttori generali della sanità nell’anno 2016 quando, prima della riforma, le Ulss erano ancora 21, più le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona e l’Istituto Oncologico Veneto-Iov. Con la stessa delibera, la Giunta ha anche preso atto delle valutazioni di competenza dei Comitati dei sindaci di Distretto (le ex Conferenze dei sindaci) ed ha trasmesso il tutto al Consiglio regionale per l’assegnazione dei punteggi di sua competenza. Al termine dell’iter, il risultato finale, comprensivo delle valutazioni consigliari, sarà oggetto di una nuova delibera che fisserà definitivamente le valutazioni.
Le valutazioni sono riferite alla garanzia di erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza - Lea nel rispetto dei vincoli di bilancio e in relazione agli obiettivi assegnati ai direttori generali per l’anno 2016 e costituiscono l’80% del totale. Il rimanente 20%, relativo al rispetto della programmazione regionale è di competenza della Quinta Commissione del Consiglio.
«Mi piacerebbe - commenta l’assessore alla Sanità - che almeno per una volta questo atto non venisse trattato come una classifica sportiva, con vincenti e perdenti, perché non è questo il senso di una valutazione così complessa, dalla quale, comunque, tutti, ripeto tutti, escono di fatto a testa alta, perché gestire e erogare servizi sanitari di qualità, rispettando Lea sempre più impegnativi e con sempre meno risorse causate dai tagli nazionali indebitamente subiti dal Veneto, è impresa titanica anche per i migliori».
«In attesa dell’espressione della Commissione del Consiglio - aggiunge l’assessore - la nostra è una valutazione complessiva estremamente positiva. La sanità veneta è di fatto una squadra compatta, dove ogni giocatore mira allo stesso obbiettivo, che è quello di dare il meglio possibile a chi ha bisogno di cure. Il miglior riconoscimento ci è peraltro arrivato dalle valutazioni sulla capacità di erogazione dei Lea da parte del Ministero della Salute, che ha promosso a pieni voti il Veneto anche per il 2016, con poche altre Regioni».


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