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Giovedì 19 ottobre 2017

Sbloccate le assunzioni in Polizia, De Menech: adesso fate presto






Il sollecito a sindaci, prefettura e rappresentanze sindacali: «Manifestate le esigenze del territorio bellunese».

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Dopo dieci anni di blocco forzato, la Pubblica amministrazione torna ad assumere dipendenti. A beneficiarne saranno in questa prima fase soprattutto le forze dell’ordine. Ma ora i sindaci, la Prefettura e i rappresentanti sindacali dei corpi interessati devono fare pressioni nei confronti dei ministeri competenti per segnalare esigenze particolari e carenze di organico.

«Nei prossimi mesi», ricorda il deputato bellunese Roger De Menech, «andrà a regime la riforma del pubblico impiego. Abbiamo lavorato l’intera legislatura per raggiungere questo obiettivo. Come Parlamento abbiamo dato un supporto fattivo e concreto al ministro Marianna Madia e al sottosegretario Angelo Rughetti per affinare quello che è di fatto un progetto di cambiamento nel funzionamento della pubblica amministrazione».

Uno dei pilastri della riforma è lo sblocco delle assunzioni, ferme da dieci anni. «La scorsa settimana», afferma De Menech, «i ministri Madia e Padoan hanno firmato i decreti che consentono l’assunzione di 7.903 persone. Di questi, 5.590 saranno fatte in modo diretto, mentre 2.313 posti saranno messi a concorso. La maggior parte di queste assunzioni riguarda i corpi di polizia», sottolinea il deputato, «e sono tutte assunzioni dirette che non devono passare da un concorso (pescheranno dalle graduatorie dei concorsi già fatti) e quindi saranno avviate nelle prossime settimane o mesi». A beneficiarne saranno i Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, la Polizia penitenziaria e i Vigili del Fuoco per un totale di 5.149 nuovi posti in tutta Italia.

«Per quanto ci riguarda è un risultato molto importante perché il blocco delle assunzioni, combinato con i pensionamenti di questi anni, ha avuto come effetto la diminuzione del personale disponibile nel comparto sicurezza. Ora però subentrano altre preoccupazioni», dice De Menech. «Perché la riforma sia efficace in Veneto e a Belluno, è necessario che le istituzioni si muovano e lo facciano velocemente. Da più parti arrivano segnalazioni di uffici, stazioni di polizia e comandi in deficit di personale. Poiché le ripartizioni verranno decise dai rispettivi ministeri, invito i sindaci, la Prefettura ma anche le rappresentanze sindacali a far emergere le esigenze del territorio, le specificità e le rispettive necessità di copertura del personale. È un lavoro che va fatto ora, portando all’attenzione del governo numeri e dati e, credo, elaborando un progetto sulla sicurezza che guardi al lungo periodo. Anche perché nei prossimi sei anni i numeri del personale nella pubblica amministrazione varieranno molto. Dal 2018 al 2024 andranno in pensione e dovranno essere sostituiti 450 mila dipendenti in tutta Italia. È indispensabile affrontare con preparazione e cognizione di causa questo periodo».

Intanto il Parlamento ha cominciato il lavoro preliminare di esame della Legge di Stabilità. «Stiamo cercando una soluzione per aumentare in modo significativo il personale amministrativo della scuola», afferma De Menech. «I vincoli di bilancio sono stretti, ma confido riusciremo a trovare una quadratura. Dopo aver assunto oltre 153 mila insegnanti in 4 anni, ora è necessario lavorare sulle altre professionalità che fanno funzionare le nostre scuole».


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