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Mercoledì 13 dicembre 2017

Il fascino del Centro Ittiogenico di Santa Croce






Interesse da parte degli studenti delle classi prime delle scuole medie dell’Alpago che l’hanno visitato.

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Oggi, mercoledì 13 dicembre, oltre che il 7 dicembre, quasi un centinaio di ragazzi delle classe prima media di Puos, Chies, Tambre e Farra D’Alpago si sono recati in visita al centro ittiogenico di S. Croce in località "Baia delle Sirene".

Per consentire l’osservazione di tutte le operazioni di ripopolamento del lago è stato deciso di iniziare le visite in dicembre, nel momento della fecondazione e sviluppo delle uova, e concluderle in aprile-maggio con il rilascio delle larve di coregone, delle trote e del pesce persico.

Grazie all’impegno dei volontari dell’associazione Pescasportivi guidata dal presidente Filippo Sitran, coadiuvato da Vittorio Facchin, l’iniziativa, partita 10 anni or sono, si è ormai consolidata arrivando ad ospitare ogni anno circa 200 ragazzi.

Anche quest’ anno le lezioni sono state tenute dal tecnico dell’ufficio faunistico della Provincia di Belluno, Stefano Vendrami. L’uso del videoproiettore e l’osservazione diretta di quanto esposto nella lezione hanno permesso ai ragazzi di rendersi conto della complessità dell’ecosistema del lago di S. Croce e della necessità di un impegno costante del servizio di vigilanza della Provincia e dell’associazione Pescasportrivi dell’Alpago, affinché sia mantenuto l’equilibrio tra le varie specie ittiche che potrebbe essere compromesso dalle variazioni del livello dell’acqua nei periodi della riproduzione.

E’ stato poi possibile osservare le circa 600mila uova di coregone fatte fecondare nel Centro Ittiogenico e in fase di sviluppo. Ma il momento più entusiasmante è stato liberare alcuni esemplari maturi di coregone e un luccio di ragguardevoli dimensioni.

Al termine del ciclo di visite i ragazzi avranno potuto vedere con i loro occhi buona parte delle operazioni che vengono compiute presso il Centro dai volontari: dalla cattura dei pesci con le reti, alla "strizzatura" delle femmine per il recupero delle uova, alla fecondazione, alla conservazione degli embrioni, alla nascita delle larve e infine al rilascio.


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