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Mercoledì 7 febbraio 2018

▶ Autonomia, Zaia: stiamo preparando le nostre osservazioni






Stamattina il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia si è incontrato con la delegazione trattante per discutere la bozza arrivata a Venezia dal Ministero.

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Oggi, mercoledì 6 febbraio, il presidente della Regione Luca Zaia ha incontrato a Palazzo Balbi, a Venezia, la delegazione trattante per l’autonomia del Veneto. Con gli esperti nominati dalla Regione, Zaia ha discusso della bozza di pre-intesa quadro inviata alla Regione dal Ministero degli Affari regionali. Si tratta del primo risultato ’’nero su bianco’’ nella trattativa per una maggiore autonomia avviata con il Governo dopo l’esito del referendum regionale.

«Gli esperti stanno preparando le controdeduzioni al documento che il governo ci ha inviato». ha spiegato Zaia dopo l’incontro. «Il documento, così com’è stato preparato dal governo, non è firmabile, i Veneti hanno dato l’indicazione chiara per un progetto che è di autonomia vera». Nel testo del ministero «ci sono luci o ombre, ci sono aspetti positivi ma anche tanti di non positivi. Spero che nel giro di 24 ore invieremo a Roma le nostre controdeduzioni, sperando che si arrivi a una firma».

Zaia, infatti, è favorevole a un accordo prima delle elezioni. «Se accolgono le nostre osservazioni, noi firmiamo. Noi preferiamo una pre-intesa quadro piuttosto che un’intesa subito. Vogliamo anche che si definisca un crono programma per il governo che verrà dopo».

Si è parlato delle materie, solo cinque per ora sul tavolo della trattativa. «Sulle cinque materie che abbiamo trattato non sono state accolte tutte le nostre istanze, penso al lavoro, dove non ci è stato riconosciuto nulla, o alla sanità dove ci aspettiamo di più».

In ballo anche la questione dei finanziamenti, che dovranno accompagnare il conferimento delle funzioni: «Si firma se si abbandona la spesa storica: nel testo c’è un segnale a favore», ha detto Zaia, «ma chiediamo un passetto in più. Un processo come quello dell’autonomia non dura due mesi, ma forse perfino anni se dobbiamo pensare a Trento e Bolzano. Se riusciamo a fare delle firme per cristallizzare quello che si è deciso, meglio; preferisco un passetto piccolo ma sano, per avere sempre i piedi su un terreno solido».


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