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Mercoledì 14 febbraio 2018
Quaresima, tempo di libertà, di sincerità, di coraggio
Dal vescovo Renato l’augurio, rivolto a tutti, di scoprire che Dio ama per quello che si è (nella foto l’imposizione della cenere).
Un augurio rivolto a tutti di scoprire che Dio ama per quello che si è. Si può sintetizzare così il senso dell’omelia che il vescovo Renato ha tenuto nella serata di oggi, mercoledì delle ceneri, nella cattedrale di Belluno.
Monsignor Marangoni ha sottolineato che la Quaresima è una tappa di un cammino iniziato in Avvento. Un cammino avviato con un’attesa e che ora diventa di purificazione, di verità. Una dimensione che visse anche Gesù prima dell’inizio della sua vita pubblica quando lo Spirito lo spinse nel deserto dove fu anche tentato dal diavolo.
E non deve sorprendere l’accostamento tra lo Spirito e le forze del male – ha sottolineato il Vescovo – perché lo sperimentiamo anche intorno e dentro di noi. Non deve sorprenderci – ha continuato – perché siamo invitati a collocarci in verità davanti a noi stessi e, così facendo, a prendere atto dell’innato bisogno di salvezza che abbiamo, così come ce l’ha, e lo esprime attraverso la sua fragilità, ogni frammento dell’universo.
Riconoscersi nelle proprie debolezze significa collocarsi all’inizio del Vangelo di Gesù, cioè aprirsi alla sua venuta per la nostra salvezza. In Gesù, infatti, Dio manifesta di essere in nostro favore e non ci chiede cose fuori dalla nostra portata, ma di lasciarci riconciliare a Lui.
Il tempo di Quaresima – ha continuato il Vescovo – è tempo di libertà, di sincerità, di coraggio perché Dio Padre, che scorge nel segreto e che ci conosce più in profondità di quanto noi stessi ci conosciamo, vede pure in noi quello che ha visto in Gesù quando gli ha detto: "Tu sei il figlio mio, l’amato, in te ho riposto il mio compiacimento". Di qui la conclusione: "Auguro a tutti di ritrovare questo Dio che ama nella cenere", cioè nella verità.
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