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Domenica 18 febbraio 2018

Tracce sulle Dolomiti del primo conflitto mondiale






Un modo particolare di ricordare l’evento della Grande Guerra: quattro serate per rivelare i segni del conflitto che tuttora si possono rintracciare nelle Dolomiti.

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La sezione del Cai di Belluno organizza 4 incontri per ricordare la Grande Guerra attraverso il riconoscimento dei segni del conflitto che tuttora si possono rintracciare nelle Dolomiti. Per la prima serata di mercoledì 28 febbraio presso la Sala Bianchi di Belluno, alle ore 20.30, ha invitato Antonella Fornari, apprezzata alpinista e produttrice di ampia e varia letteratura frutto di una appassionata esplorazione delle montagne. Con il suo linguaggio poetico darà voce alle donne di montagna che con coraggio, grazie alla forza dell’amore, hanno affrontato dolori atroci. Un esempio che ci viene dal passato ma che trova esempi anche oggi nella difficile economia di montagna.
Carlo Argenti, botanico, mercoledì 7 marzo sorprenderà i presenti svelando, grazie al suo appassionato "lavoro" di esploratore della flora della nostra provincia, quali specie sono arrivate con i soldati e, grazie al conflitto, hanno potuto insediarsi (si potrà scoprire la flora castrense).
Molte strade militari e gallerie nel nostro territorio sono frutto di un progetto militare attuato in buona parte prima dello scoppio del conflitto mondiale. Roberto Mezzacasa e Antonio Zanetti mercoledì 14 marzo racconteranno la "costruzione" di quella "linea di resistenza ad oltranza" definita "Linea gialla".
Infine, mercoledì 21, Daniela Mangiola, operatrice naturalistica e culturale del Cai, offrirà l’opportunità di leggere il conflitto attraverso dei paradossi che lo hanno caratterizzato. Il contrasto tra la bellezza del paesaggio e la ferocia della guerra sarà raccontato dal documentario di Giuseppe Taffarel, "Un alpino della settima", realizzato ai piedi delle Tre Cime negli anni Sessanta che testimonia la distruzione delle famiglie causata dal dolore.
Sabato 17 marzo alle 20.30, il coro Cai della sezione di Belluno offrirà presso l’Ossario Militare di Mussoi una serata in cui rivivranno i canti nati dal dolore dei soldati e saranno colonna sonora della lettura del diario di Giuseppe Boschet, bambino invitato dalla maestra a scrivere i suoi ricordi della vita durante l’occupazione austriaca.


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