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Domenica 18 febbraio 2018

Longarone, inaugarata "Ri-Costruire 3.0"






Aperta la tredicesima edizione del salone dell’edilizia, del risparmio energetico e della sicurezza.

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"Un’edizione speciale di Ri-Costruire. Dopo anni di difficoltà, soprattutto nel settore dell’edilizia, il settore che più di tutti ha pagato la crisi del nostro Paese, oggi presenziamo ad una manifestazione che è cresciuta, in una veste migliore rispetto agli ultimi anni, grazie alle tante aziende che continuano a credere in noi". Lo ha detto il presidente della Provincia di Belluno e sindaco di Longarone, Roberto Padrin, all’inaugurazione della 13.ma edizione di "Ri-Costruire 3.0", il salone dell’edilizia, del risparmio energetico e della sicurezza.

"La Camera di commercio è sicuramente – a detta della sua vicepresidente, Paola Ricci – una convinta sostenitrice degli scambi ed è altrettanto convinta che la formula di quest’anno di Ri-Costruire sia assolutamente valida e foriera sia di affari che di ricadute sul territorio".

Anche per Giorgio Bosa, vicepresidente di Longarone Fiere Dolomiti, il momento è particolare e camminando per le corsie si respira un fermento ottimista che di certo aiuta, anche grazie ai bonus nuovi e riconfermati dalla legge di bilancio 2018 oltre che alle offerte riservate in esclusiva ai visitatori dagli espositori di Ri-Costruire 3.0".

Per Massimo Sposato, presidente di Appia Cna Belluno, "la ripresa è abbastanza evidente rispetto al 2017, anche in fiera", ma da parte della politica sono "necessari degli interventi a misura delle micro e piccole imprese, che rappresentano il 99,4% dell’imprenditoria italiana e che contribuiscono con il 66,6% per l’occupazione", inoltre non c’è ancora "una sufficiente consapevolezza degli effetti che la ritardata digitalizzazione comporterà per le aziende in termini di competitività e presenza sul territorio e sul mercato globale, indipendentemente dalle loro dimensioni".

Secondo Gino D’Incà, vicepresidente di Confartigianato Imprese Belluno, "ci sono dei timidi segnali di ripresa, ma la chiusura di alcune aziende della nostra provincia ci fa sicuramente riflettere e pensare ad un nuovo modello di edilizia attraverso il confronto, lo scambio di idee e una capacita di innovare da cui non possiamo più prescindere".

Meno ottimista Giuseppe Fagherazzi, presidente della Cassa Edile di Belluno, che ritiene la crisi ancora ad uno stato importante ed è fondamentale che "facciamo squadra in modo che anche i lavori che porterà Cortina 2021 possano essere un’occasione per le imprese di lavorare nel territorio e di dimostrare che le nostre maestranze non sono seconde a nessuno".


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