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Lunedì 19 febbraio 2018

L’Italia e il mondo, in un minuto (Sir)






Calabria, operazione antimafia, 27 arresti. Daghestan, Isis rivendica attacco contro chiesa ortodossa.

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Italia, operazione antimafia in Calabria. Disposti 27 fermi e sequestri di imprese e beni immobili
Nuova operazione contro la criminalità organizzata in Calabria. Agenti della Dia (Direzione investigativa antimafia) e la Guardia di finanza stanno eseguendo provvedimenti di fermo verso 27 persone. Sono inoltre in esecuzione sequestri di imprese, beni immobili e disponibilità finanziarie per un valore stimato attorno ai 100 milioni di euro. Tra i beni sequestrati ci sono, tra l’altro,51 imprese. Contemporaneamente, su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Firenze, si stanno eseguendo ulteriori provvedimenti restrittivi e di sequestro. Alle persone destinatarie dei provvedimenti di fermo vengono contestati, a vario titolo, reati che vanno dall’associazione mafiosa e dall’usura al reimpiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita. Sulle due operazioni alle 11 di questa mattina nel palazzo di giustizia di Firenze è fissata una conferenza stampa cui parteciperanno il Procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho, e i Procuratori del capoluogo toscano e di Reggio Calabria, Creazzo e Paci.

Terrorismo, nel Daghestan l’Isis rivendica l’attacco contro una chiesa ortodossa. Cinque le vittime
L’Isis ha rivendicato l’attacco di ieri a una chiesa ortodossa nella repubblica caucasica russa del Daghestan, regione prevalentemente musulmana, nel quale sono rimaste uccise cinque donne. «Un soldato dell’Islam, Khalil Daghestani, ha attaccato una chiesa nella città di Kizlyar», ha scritto la rete jihadista tramite l’app di messaggistica Telegram. I fedeli stavano uscendo dalla chiesa dopo una funzione serale, «quando un uomo ha aperto il fuoco», ha riferito il sindaco della cittadina, Alexander Shuvalov, aggiungendo che «l’aggressore armato di fucile è stato abbattuto dalla polizia». Secondo l’agenzia Interfax, una donna che era con l’aggressore è stata subito arrestata. Due agenti di polizia russi sono rimasti feriti nell’attacco. L’aggressore era un abitante locale poco più che ventenne. Il ministero regionale degli Interni ha dichiarato che l’uomo ha usato un fucile da caccia e che quattro donne sono state uccise sul posto, mentre l’aggressore è stato «eliminato». Una quinta donna è morta poi in ospedale per le ferite riportate, secondo il ministero della Sanità.

Balcani, ancora scintille tra Serbia e Kosovo. Parate militari e manifestazioni di piazza
Fine settimana di tensioni nel cuore dei Balcani. A Pristina si è svolta una parata militare, mentre a Belgrado si è tenuta una manifestazione contro l’indipendenza del Kosovo. A 10 anni dalla dichiarazione di indipendenza kosovara del 17 febbraio del 2008, resta il nodo del riconoscimento serbo. Il problema si riflette poi sulle prospettive di adesione dei due Paesi nell’Unione europea. Il presidente, Hashim Thaci, ha dichiarato: «Come presidente della Repubblica sono determinato a costituire al più presto le forze armate del Kosovo». Thaci si è schierato contro l’ipotesi di divisione del Paese che vedrebbe il presunto coinvolgimento dell’Albania e del premier Edi Rama, sottolineando che «chi pensa che parliamo del Kosovo attraverso l’Albania si sbaglia». La Serbia, intanto, ribadisce la sua strenua opposizione alla sovranità di Pristina e a quello che Belgrado definisce «il cosiddetto Stato del Kosovo». Il dialogo tecnico a Bruxelles sul rapporto tra i due Paesi riprenderà il 26 febbraio.

Lettonia, arrestato il governatore della Banca centrale Rimsevic. Fa parte del board della Bce
Il governatore della Banca centrale della Lettonia e membro del consiglio direttivo della Bce, Ilmars Rimsevic, è stato arrestato dall’agenzia anti-corruzione di Riga. La notizia è stata ufficializzata dal Primo ministro, Maris Kucinskis, che ha convocato il governo in seduta straordinaria. Il premier, secondo Euronews, cerca di tranquillizzare i partner europei affermando che «non ci sono segni che ci sia alcuna minaccia al sistema finanziario lettone». L’ufficio per la prevenzione della corruzione ha fatto perquisire la casa di Rimsevics e il suo ufficio, senza fornire i dettagli sull’interrogatorio durato circa otto ore. Le sue deleghe sono passate al vice governatore e ai sei membri del consiglio d’amministrazione.

Montagna, serie di incidenti nel week-end. Tre morti in Alta Savoia, slavine in Tirolo e Svizzera
Francia, Svizzera e Alto Adige: una domenica tragica in montagna con una serie di valanghe che hanno coinvolto le Alpi causando diversi incidenti, tra cui due mortali sul versante francese. Due distinte valanghe hanno ucciso almeno tre persone in Alta Savoia, fra cui una bambina di 11 anni, travolta insieme al padre in Val d’Isère. I due, che vivevano vicino Parigi, stavano sciando sul Combe du Géant, nel settore di Pisaillas, una pista chiusa da giovedì proprio per il pericolo valanga. La terza vittima è uno scialpinista di 29 anni, che ha perso la vita vicino alla vetta dell’Etale per il cedimento di una cornicione di ghiaccio sotto i suoi sci. Nella zona di Racines, sopra Vipiteno, è stato travolto un gruppo di ben venti scialpinisti austriaci di Schwarz, in Tirolo. Altri dieci sono stati investiti da una slavina nel cantone Vallese, in Svizzera. In entrambi i casi tutti sono stati estratti dalla neve e risultano solo feriti, non gravemente. Gli incidenti seguono gli episodi analoghi dei giorni scorsi, come i due morti registrati venerdì nel Lecchese, sulla Grignetta. Giovedì ne erano stati contati quattro: tre scialpinisti erano stati travolti sui Pirenei e un alpinista francese in Piemonte era stato trascinato a valle da una lastra di neve che aveva ceduto.


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