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Mercoledì 21 febbraio 2018

Infrastrutture, Confindustria ’’bacchetta’’ la Camera di commercio






Limana precisa l’importanza di sostenere l’esistente evitando di moltiplicare tavoli e discussioni: «Pensiamo a far lavorare la macchina burocratica, i commissari già nominati e a spendere quello che già oggi abbiamo a disposizione».

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«Fa piacere che, dopo quasi un anno, anche il presidente della Camera di Commercio Mario Pozza si sia reso conto dell’importanza di un tavolo che unisce tutte le categorie economiche e le organizzazioni sindacali del territorio per affrontare le azioni e i progetti finalizzati allo sviluppo infrastrutturale della provincia. La partecipazione è aperta anche all’ente camerale, l’importante è che ci sia quello spirito costruttivo e di condivisione che ha caratterizzato questa iniziativa fin dall’inizio». È questo il commento di Domenico Limana, componente del consiglio di presidenza di Confindustria Belluno Dolomiti e coordinatore del "Tavolo per le Infrastrutture della provincia di Belluno" alle dichiarazioni del presidente della Camera di Commercio di Treviso e Belluno Mario Pozza.

«Siamo d’accordo con lui», afferma Limana, «quando sostiene che è necessario farsi trovare pronti per i prossimi mondiali, con le opere strutturali realizzate al meglio e con una viabilità capace di sopportare i flussi di traffico. Ed è proprio per condividere questi obiettivi che da più di un anno è nato nel contesto bellunese il "Tavolo delle Infrastrutture", promosso da Confindustria Belluno Dolomiti, che da subito ha coinvolto tutte le associazioni di categoria Appia Cna Belluno, Confartigianato Imprese Belluno, Ascom Belluno, Confagricoltura Belluno, Coldiretti Belluno, Confederazioni Italiana Agricoltori Belluno oltre ai sindacati Cgil, Cisl e Uil, per fare il possibile a sostegno della crescita infrastrutturale di questa provincia. È dunque da tempo che ci muoviamo con quest’obiettivo e siamo sempre aperti a nuovi contributi».

«Oggi l’attenzione è concentrata sui prossimi mondiali», continua Limana, «ed è giusto spingere perché i finanziamenti già previsti siano impiegati in tempi rapidi e con efficienza, ma se è vero che c’è molto da fare è altrettanto vero che i lavori sono già partiti con l’aggiudicazione nelle settimane scorse dei primi appalti Anas. La partita è certamente complessa, con diversi soggetti istituzionali e non, coinvolti. Per questo in questi mesi il Tavolo si è spesso mosso anche in via informale per conoscere le realtà locali e per cercare di favorire chiarimenti proprio perché sovente l’interesse specifico contrasta con quello generale».

«Lo sbocco a Nord ed il proseguo dell’Autostrada è sicuramente un’ipotesi interessante, ma guardiamo a ciò che è fattibile ora: uno snellimento della viabilità per raggiungere Cortina, oltre al rilancio della viabilità ferrata con l’anello delle dolomiti per il quale è già in atto la progettazione dell’elettrificazione dell’anello basso e della linea sino a Calalzo. Su questi temi abbiamo bisogno di segnali positivi e di qualche risposta».

Limana precisa quindi l’importanza di sostenere l’esistente evitando di moltiplicare tavoli e discussioni: «Pensiamo a far lavorare la macchina burocratica, i commissari già nominati ed a spendere quello che già oggi abbiamo a disposizione».


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