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Mercoledì 28 febbraio 2018

L’Italia e il mondo, in un minuto (Sir)






Siria, il dramma della Ghouta, civili in trappola. Inps, meno assenze per malattia.

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Siria, civili assediati nella Ghouta a est di Damasco. Tregua violata. E accuse all’Onu: cibo in cambio di sesso
Quattrocentomila civili intrappolati nella Ghouta, la roccaforte ribelle e antiregime di Assad a est di Damasco (Siria), mentre Russia e Stati Uniti si accusano a vicenda di aver fatto fallire la tregua umanitaria di 5 ore al giorno. E sono oltre quattromila le famiglie che vivono in una rete di scantinati e rifugi sotterranei, di cui più della metà è priva di acqua, servizi igienici e sistemi di ventilazione. La Croce Rossa internazionale denuncia che i «corridoi umanitari» annunciati da Mosca e dall’alleato siriano non possono essere usati dai civili senza un accordo tra le parti. Le immagini satellitari di un quartiere di Ghouta mostrano che il 71% degli edifici è stato distrutto. Intanto sul governo di Damasco piovono nuove accuse. Secondo un rapporto pubblicato dal New York Times che cita esperti Onu, la Corea del Nord ha spedito ai siriani forniture che potevano essere usate per la produzione di armi chimiche. E ai rumori di guerra si aggiungono altre violenze. Donne siriane sarebbero state abusate da operatori dell’Onu e di altre ong che scambiavano cibo e altri aiuti con «favori sessuali». Lo rivela in un’intervista alla Bbc la cooperante Danielle Spencer. Un fenomeno così diffuso, racconta, che molte donne siriane ormai si rifiutano di andare presso i centri di distribuzione degli aiuti perché temono di essere ricattate.

Gerusalemme, riapre la Chiesa del Santo Sepolcro. Comunicato congiunto dei tre capi delle Chiese cristiane
La Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme riapre dopo tre giorni di chiusura. Lo hanno deciso i capi delle Chiese cristiane, che hanno definito «costruttivo» l’intervento del premier israeliano Benyamin Netanyahu, che ha portato alla sospensione delle tasse municipali da parte del comune di Gerusalemme e al congelamento della proposta di legge in parlamento sui terreni delle Chiese. In un comunicato i tre capi delle Chiese, il patriarca greco ortodosso Teofilo III, quello armeno Nourhan Manougian e il Custode di Terra Santa Francesco Patton, scrivono: «Le Chiese non vedono l’ora di impegnarsi col ministro Hanegbi e con tutti quelli che amano Gerusalemme in modo da assicurare che la nostra Città Santa, dove la nostra presenza cristiana continua ad affrontare sfide, rimanga un posto dove le tre fedi monoteistiche possano vivere e prosperare insieme».

Maltempo, Burian attraversa tutta l’Europa, dalla Siberia alla Spagna. In Italia molte scuole chiuse e disagi nei trasporti
Burian, l’ondata di gelo arrivata dalla Siberia, colpisce l’intera Europa e si contano già almeno 19 vittime per il freddo da venerdì. Due le vittime in Romania, dove sono stati chiusi tre porti sul Mar Nero, così come l’aeroporto di Varna. Non sono risparmiate Serbia, Montenegro e Macedonia, dove - riferisce Euronews - le temperature diurne si mantengono estremamente basse, intorno ai -10 gradi. Numerose località sono isolate e senza elettricità. Il maltempo siberiano non risparmia la Spagna: in Catalogna autostrade bloccate a causa delle prime abbondanti nevicate. Burian sta portando la neve anche sulla costa mediterranea: in Croazia interrotta la ferrovia tra Spalato e Zagabria. L’ondata di gelo interessa anche la costa dalmata e le isole dell’Adriatico. Gravi i disagi in Italia, con la neve presente anche nelle città del centro-sud e su molte spiagge: chiuse numerose scuole. Forti disagi nei trasporti urbani e in quelli extraurbani, persino ferroviari. Le temperature molto più basse del normale e le precipitazioni hanno messo alla prova il sistema di Rete ferroviaria italiana (Rfi) - del gruppo Ferrovie dello Stato italiane (Fs), ma usata anche da Italo - soprattutto al centro-sud, tra Roma e Napoli. «Mai più fatti simili», chiede il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. In risposta alle sue sollecitazioni, Fs promette di potenziare Termini, nell’ambito del piano di 100 milioni di investimenti per i principali nodi ferroviari metropolitani.

Italia, Inps: diminuiscono i certificati e le assenze per malattia nel pubblico impiego
L’Inps ha effettuato tra settembre e dicembre dello scorso anno 144mila visite fiscali ai dipendenti pubblici, registrando nello stesso periodo un calo dei certificati di malattia del 13,6%. Lo ha detto ieri il presidente Inps Tito Boeri, presentando i primi dati del polo unico sulle visite fiscali e spiegando che la riduzione dei giorni di malattia è stata del 10,6% a fronte del -3,3% che si è registrato nel settore privato. Secondo Boeri si tratta di dati «incoraggianti». Il Polo unico delle visite fiscali che ha dato all’Inps la competenza esclusiva a gestire le visite mediche di controllo anche per l’82% dei lavoratori pubblici «tutela i lavoratori e scoraggia i comportamenti opportunistici», ha commentato Boeri presentando i primi risultati del Polo unico (riferiti all’ultimo quadrimestre del 2017). «Ha avuto effetti importanti sui comportamenti nel pubblico si sono ridotti del 13,1% i certificati e del 10,6% i giorni di malattia».

Brexit, posizioni ancora distanti tra Ue e Regno Unito. Oggi la Commissione approva l’accordo di recesso
Unione europea e governo britannico ancora distanti sulle clausole per il Brexit. Ieri il negoziatore Michel Barnier ha presentato la situazione al Consiglio Affari generali e oggi interverrà pubblicamente dopo la riunione settimanale della Commissione. «Tra noi e il Regno Unito restano alcune importanti divergenze di opinione sul significato di ’transizione’ e sulle condizioni e la dimensione di questa transizione», ha spiegato Barnier. A esempio, riguardo alla durata del periodo «noi abbiamo suggerito che termini il 31 dicembre 2020, in concomitanza con l’ultima fase di bilancio pluriennale. Ci sembra di capire invece che Regno Unito voglia mantenere aperta questa a data». Barnier ha illustrato il progetto di testo sull’accordo di recesso che verrà discusso e adottato oggi dal collegio dei commissari Ue, e che dovrà essere approvato dai 27 Stati membri e dal Parlamento europeo, prima di essere messo sul tavolo negoziale col Regno Unito. Si tratta di un protocollo di 168 articoli e 120 pagine dove si mettono in chiaro tutti gli elementi essenziali, fra cui i diritti dei cittadini, il mercato unico e le dogane, la soluzione degli aspetti finanziari e l’Irlanda.


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