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Sabato 3 marzo 2018
Serve una legge per gli eventi delle Pro Loco
Meno burocrazia, normative certe, tutele e leggi specifiche sulle manifestazioni temporanee: queste le richiese dell’Unione veneta delle Pro Loco presieduta da Giovanni Follador (nella foto).
Meno burocrazia, normative certe, tutele e leggi specifiche sulle manifestazioni temporanee: questi i punti su cui si basa l’iniziativa Unione veneta delle Pro Loco (Unpli) che, in vista della consultazione elettorale del 4 marzo, ha inviato a tutti i candidati della regione un documento in cui si chiede ai futuri parlamentari un impegno decisivo per salvare il volontariato del Veneto.
"È tempo di dare una normativa certa e semplice per tutelare il mondo Pro Loco – spiega il presidente Unpli Veneto, Giovanni Follador – per questo serve l’impegno di tutti, allo scopo di portare a concretezza un progetto legislativo dedicato alle nostre associazioni. Negli ultimi anni la burocrazia ha aumentato notevolmente la pressione sulle nostre realtà, sia per le crescenti responsabilità, sia per un proliferare di nuovi costi. Tutto ciò sta mettendo a dura prova i nostri volontari che si sentono ingiustamente sopraffatti e sempre più spesso manifestano la volontà di concludere le personali esperienze di volontariato".
Una deriva che, di fatto, rischia di portare alla chiusura delle Pro Loco e delle loro attività, con un danno irrimediabile alla vita sociale delle comunità locali. Ad oggi, infatti, in Italia non c’è una legge specifica che regolamenta le manifestazioni temporanee, ma vengono applicate norme riguardanti i pubblici spettacoli che in parte risalgono ancora al periodo del Ventennio.
"Con questa iniziativa - prosegue Follador – abbiamo voluto evidenziare un vuoto legislativo importante. Come Pro Loco sentiamo la necessità di organizzare manifestazioni ed eventi in totale sicurezza. Ma servono norme semplici, specifiche, chiare ed applicabili. Rivolgerci direttamente ai candidati delle prossime elezioni, chiedendo loro un impegno in tal senso, ci è sembrata la cosa più giusta".
Le Pro Loco sono, di fatto, la prima e più importante "industria di eventi" della regione, con 548 associazioni e più di 60 mila soci impegnati gratuitamente a sostegno di chi è nel bisogno, in progetti di servizio, o a favore delle comunità, valorizzandone tradizioni ed economia rurale ed artigianale.
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