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Sabato 3 marzo 2018

Lavoro, in provincia recuperati 6.200 posti in tre anni






Il 2017 si è chiuso con un saldo positivo da lavoro dipendente di 875 posizioni. Quarto trimestre 2017 trainato dal turismo. Crollo del numero dei contratti a tempo indeterminato.

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L’occupazione, in provincia di Belluno, è in costante crescita. Il 2017 si è chiuso con un saldo di +875 posizioni da lavoro dipendente. Un valore positivo, ma inferiore al boom di assunzioni dei due anni precedenti. Nel Bellunese si continua ad assumere, anche nell’ultimo trimestre dell’anno (picco di assunzioni in dicembre con l’avvio della stagione turistica invernale), ma i contratti sono soprattutto a tempo determinato. È quanto emerge dall’analisi periodica condotta dall’Ufficio Studi della Cisl Belluno Treviso.

Dal momento più difficile della crisi occupazionale (aprile 2014), in provincia di Belluno sono stati recuperati 6.200 posti di lavoro. Il lavoro, però, è sempre più precario e a tempo: nel 2017 più del 64% dei contratti è stato a tempo determinato (un punto percentuale in più rispetto al 2016). In forte calo il numero dei contratti a tempo indeterminato: erano il 10% del totale nel 2016, si fermano al 8,7% nel 2017, confermando un trend negativo iniziato negli anni passati. Stabili invece i contratti di somministrazione.

"Il mercato del lavoro si sta riprendendo, ma è molto diverso rispetto a tempo fa", commenta il segretario generale aggiunto della Cisl Belluno Treviso, Rudy Roffarè. "L’occupazione è meno stabile, più precaria, con il problema di salari rimasti fermi per troppi anni e la necessità del rilancio della contrattazione aziendale. Ci preoccupano due elementi: il saldo negativo degli over 54 e la precarietà dei contratti. Problemi che vanno affrontati facendo sistema, dando vigore al tavolo sulle politiche attive avviato assieme alle altre associazioni di rappresentanza del territorio, alle quali chiediamo ancora una volta di crederci fino in fondo".

"Le trasformazioni in corso nel mercato del lavoro", sottolinea da parte sua Cinzia Bonan, segretario generale della Cisl Belluno Treviso, "vanno governate con un’unica e condivisa regia: il tavolo è fondamentale per dare delle linee guida funzionali ad affrontare e risolvere i problemi del gap tra la formazione scolastica e le necessità delle imprese e del mercato del lavoro dinamico, ma generatore di troppa flessibilità in entrata. Purtroppo è un dato di fatto che oggi le aziende preferiscano assumere con contratti di somministrazione, anche se più costosi per le imprese, e a tempo determinato. In questo senso è importante che ci sia una fiscalità che favorisca la stabilizzazione del lavoro".


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