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Giovedì 8 marzo 2018
Giornata della donna, l’Ulss spiega i fibromi
Un’intervista alla ginecologa Laura Favretti per informare in occasione della giornata Onda.
In occasione della giornata della donna, il network dell’Osservatorio Onda sulla salute della donna, a cui aderisce anche l’ospedale di Feltre, ha intervistato Laura Favretti, direttore della ginecologia di Feltre, sul tema dei fibromi, indicato a livello nazionale.
Che cosa sono i fibromi uterini?
«Il fibroma è un tumore benigno delle cellule muscolari dell’utero e interessa 1 donne su 4 in età fertile e fino a 2 donne su 3 in premenopausa».
Come si manifesta il fibroma?
«I sintomi dipendono dal numero, dalle dimensioni e dalla sede dei fibromi. La manifestazione più comune è l’alterazione del ciclo mestruale , soprattutto con un aumento del flusso e conseguente anemia da carenza di ferro. Un altro sintomo può essere un senso di peso al basso ventre, dolore associato al ciclo. In caso di fibromi molto grandi si possono avere sintomi da compressione come ad esempio un aumento della frequenza urinaria».
Alcuni mettono in rapporto il fibroma con la fertilità.
«La presenza di un fibroma non controindica la ricerca di una gravidanza che può svolgersi normalmente ed esitare in un parto sponataneo».
Come si fa la diagnosi del fibroma?
«La visita ginecologica e la raccolta della storia della donna permettono già di orientarsi sulla possibile diagnosi, lo strumento principale rimane però l’ecografia ginecologica addominale o transvaginale».
E come si curano i fibromi?
«La presenza del fibroma non è indicazione a un trattamento se non sono presenti sintomi invalidanti. Esiste la possibilità di una terapia medica, ormonale, che ha lo scopo principale di ridurre il flusso mestruale. Gli ormoni non accelerano la crescita dei fibromi. In caso di insuccesso della terapia medica o per la presenza di altri disagi creati dal fibroma può essere indicato l’intervento chirurgico con la asportazione dei fibromi e con conservazione dell’utero. L’asportazione dell’utero è indicata solo in particolari circostanze. Una metodica che permette di ridurre il flusso mestruale abbondante, conservando l’utero, è l’embolizzazione delle arterie uterine che è una tecnica di radiologia interventistica con cui si chiudono i vasi del fibroma».
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