Turismo, nuove opportunità dall’innovazione tecnologica






Mettere a sistema le proposte e i servizi, destagionalizzare il lavoro, formare nuove figure professionali: queste alcune esigenze messe in luce da un convegno Cisl a Mestre.

Traino per l’economia veneta e motore della ripresa, il turismo è un comparto in grande evoluzione e cambiamento ed è chiamato a confrontarsi con mutati bisogni delle imprese e una diversa domanda di fruizione da parte dei clienti, come pure a rispondere a nuove sfide, cogliendo le opportunità dell’innovazione che va però gestita con consapevolezza, anche per rendere migliore e più stabile l’occupazione del comparto. È quanto emerso ieri, giovedì 5 aprile, nel convegno "Turismo 4.0 – Innovazione, digitalizzazione. Nuove opportunità", organizzato da Fisascat Cisl Veneto a Mestre.

Centrale, dunque, il tema dell’innovazione, da intendersi non solo come automatizzazione e digitalizzazione del settore, ma piuttosto come nuova visione strategica e organizzativa con l’obiettivo di un’offerta turistica integrata, una maggiore competitività delle imprese nel mercato e una migliore soddisfazione delle richieste dei turisti. Si tratta dunque di un’innovazione a 360°, che non potrà mancare di avere un forte impatto anche sul fronte occupazionale, con la creazione di nuove figure professionali specializzate e, conseguentemente, la necessità di formare nuove competenze.

La portata notevole delle nuove tecnologie per lo sviluppo del turismo si misura pure sul fronte della raccolta e dell’elaborazione dei dati, che consentono di conoscere meglio il profilo degli utenti e le loro scelte, e dunque di adeguare i servizi e orientare le politiche, di rafforzare la promozione del territorio e di mettere a sistema l’offerta turistica regionale – un nodo di dibattito sempre centrale –, passando dal prodotto alla "filiera". Sullo sfondo il profondo cambiamento della stessa fruizione turistica, che vede l’utente diventato via via sempre più esigente e consapevole e desideroso di essere pienamente protagonista. In tal senso innovare - è stato sottolineato - significa allora anche "aggiungere valore" e differenziare le proposte, integrandole dove possibile: perché il cliente oggi tende a chiedere di vivere una "esperienza", più che di avere un servizio o un prodotto, e a cercare emozioni.

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