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Giovedì 19 aprile 2018
Veneti nel mondo, la Regione finanzia scambi
Venezia ha varato delle misure di sostegno per master, gemellaggi e soggiorni culturali. Lo scopo: mantenere i legami con gli emigrati.
La Giunta regionale del Veneto ha approvato, su proposta dell’assessore Manuela Lanzarin, il programma annuale delle iniziative per mantenere i rapporti con i veneti emigrati all’estero e le loro comunità e valorizzare la cultura veneta nel mondo. Il programma finanzierà un concorso per gli studenti delle scuole superiori e una tesi di laurea tra le università del Veneto, per approfondire i temi legati alle migrazioni venete. E sosterrà il rientro, anche temporaneo, di veneti emigrati all’estero, contribuendo alla spesa (sino ad un massimo di 10 mila euro) per master universitari di primo e secondo livello nelle università venete per oriundi (sino alla quinta generazione) e finanziando soggiorni culturali per anziani che hanno lasciato il Veneto in giovane età, o sono discendenti di emigrati veneti, e desiderano conoscere la terra d’origine (60 mila euro la somma totale stanziata).
Fondi ulteriori sono previsti per sostenere i comitati, le federazioni e le associazioni dei veneti nel mondo (135 mila euro) e per promuovere gemellaggi culturali e scambi con le comunità dei veneti all’estero (120 mila euro), nonchè con i comuni ’onorari’, cioè quei comuni italiani e di altri Paesi che siano stati meta dell’emigrazione veneta e che ne abbiano conservato memoria.
In totale il programma 2018 degli interventi dispone di una dote finanziari di 445 mila euro, di cui 75 mila dedicati ai tre appuntamenti ’istituzionali’ annuali: la celebrazione della Giornata dei veneti nel mondo (in programma a luglio sulla Piana del Cansiglio), la riunione della Consulta dei veneti nel mondo e il concomitante Meeting dei giovani oriundi veneti, in programma entrambi nel prossimo autunno.
Eventuali fondi residui saranno destinati a facilitare il rientro di cittadini veneti e di oriundi dopo anni di emigrazione all’estero, che non dispongono delle necessarie capacità economiche.
«Il Veneto è stata terra di forte emigrazione», sottolinea l’assessore, «e intende conservare memoria viva di questa importante storia collettiva continuando a valorizzare quei legami di appartenenza comune, valori, lingua e tradizioni che ci legano alle tante comunità estere discendenti dirette dei veneti partiti tra Otto e Novecento».
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