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Martedì 8 maggio 2018

Educazione alla legalità e alla mobilità sicura e sostenibile






Successo per l’iniziativa per le scuole portata avanti da Dolomiti Bus e Polizia di Stato e che verrà riproposta anche il prossimo anno scolastico.

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E’ cominciato nel novembre scorso è si è concluso ieri, lunedì 7 maggio, con due classi dell’Istituto "Calvi" di Belluno in visita alla sede Dolomiti Bus, alla presenza del Prefetto e del Questore, il progetto "Educazione alla mobilità sicura e sostenibile" con cui l’azienda di trasporto bellunese ha coinvolto oltre 800 studenti di 18 scuole della provincia (4 asili, 5 scuole elementari, 3 scuole medie, 6 scuole superiori).

L’obiettivo principale del progetto è quello di aiutare a sviluppare il rispetto per la cosa pubblica (il bus) e le buone regole del vivere civile e dare così un contributo alla formazione di una cultura della legalità attraverso storie vissute a bordo degli autobus fatte di sporcizia, atti vandalici, graffiti. Situazioni e gesti che hanno risvolti anche penali, oltre che amministrativi. Atteggiamenti che non creano valore né per la persona che li compie né per il territorio, ma che rappresentano invece un danno e un costo.

Il direttore Da Rolt ha ricordato che Dolomiti Bus spende migliaia di euro all’anno per ripulire i propri veicoli sporcati e vandalizzati. Il presidente Pat ha invece sottolineato l’importanza della responsabilità di ognuno nel rispettare e preservare un bene pubblico come l’autobus, analogamente alla scuola, all’aria, all’acqua, a un monumento ecc.

Fondamentale è stato il contributo che la Polizia di Stato di Belluno ha dato al progetto: attraverso video e slides ha fatto riflettere i ragazzi sulle conseguenze dei propri comportamenti con l’obiettivo di accrescere il loro senso civico e far comprendere che solo il rispetto delle regole e delle leggi permette di esercitare la libertà individuale.


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