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Mercoledì 9 maggio 2018

▶ Massaro sul declassamento dell’ospedale: «Inaccettabile, i cittadini non sono numeri»






Il sindaco di Belluno interviene sul tema della riorganizzazione degli ospedali veneti da parte della Regione, che sembra prefigurare un ruolo secondario per il San Martino. Perenzin (Feltre) con Massaro.

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«Se venissero confermate le anticipazioni fatte alle parti sociali sulla riorganizzazione degli ospedali in Veneto, questa sarebbe una riforma inaccettabile, a livello generale per l’intera regione e in particolare per la popolazione di Belluno. I cittadini non sono semplici numeri, ai territori vanno garantiti servizi». Il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, attacca così la proposta del nuovo piano socio-sanitario regionale, che prevederebbe la riduzione da 7 a 5 degli ospedali «Hub» in Veneto.

«Il primo errore riguarda il far coincidere i servizi con i banali numeri demografici del territorio, un ospedale Hub ogni milione di abitanti», spiega Massaro, «una scelta puramente matematica che perde di vista le particolarità e le necessità dei territori».

L’altro problema per Massaro riguarda proprio il territorio, in questo caso quello bellunese: «Finora c’è stata un’errata lettura del contesto socio-demografico della provincia di Belluno e della sua sanità», continua il sindaco, «oggi registriamo una carenza di servizi fondamentali e un indebolimento delle prestazioni che, pur con i numeri del Bellunese, possono invece continuare ad essere garantiti in sicurezza».

A far fronte comune con Massaro c’è anche il sindaco di Feltre, Paolo Perenzin: «Tutto il territorio della provincia di Belluno deve essere rispettato e deve veder soddisfatte le sue necessità», spiegano i due primi cittadini, «non possono essere calati da una scrivania veneziana calcoli e regole che nulla hanno a che vedere con la realtà bellunese. Come sindaci, veglieremo su quanto verrà fatto, ma ora è fondamentale che i territori esprimano una loro controproposta: negli ultimi giorni, con altri colleghi ci siamo confrontati proprio sui temi della sanità e nei prossimi giorni proporremo le nostre idee condivise da sottoporre alla Regione. Non siamo disposti a perdere ulteriori dotazioni, mentre siamo disponibili a ragionare su un nuovo assetto organizzativo per la montagna, che consenta di costruire una rete ospedaliera integrata che valorizzi i punti di forza dei singoli ospedali».

«Speriamo quindi che si tratti di un allarme ingiustificato», conclude Massaro, «non vogliamo assolutamente contrapporci e fare un "muro contro muro" con la Regione Veneto, anzi: siamo pronti al confronto e alla discussione sulle rispettive proposte, ma è assolutamente necessario che a Venezia ci sia consapevolezza del contesto territoriale della provincia di Belluno».


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