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sabato 19 maggio 2018

Progetto di valorizzazione del centro storico di San Vito






E’ stato presentato alle associazioni e agli enti locali e di valle nel corso di un incontro presso il Centro Studi per l’Ambiente Alpino.

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Ha un nome ufficiale il progetto per la valorizzazione e la rigenerazione del centro storico di San Vito di Cadore, avviato pochi mesi fa con l’attivazione di un Tavolo di lavoro che include il Comune, l’Università di Padova, il gruppo di progettisti dell’architetto Edoardo Narne e "Dolomiti Contemporanee", e che si apre a soggetti ed enti locali, cercando un dialogo collaborativo. Il nome è "Sanvido Apede" che, già da solo, chiarisce gli obiettivi e lo spirito inclusivo del progetto. Il nome riprende infatti un’espressione del ladino, "apede", che significa vicino o insieme. "Lavorare insieme, uniti per San Vito", ecco il richiamo, la proposta, già contenuti nel nome.

Giovedì 17 maggio "Sanvito Apede" è stato presentato alle associazioni locali, agli enti e alle associazioni di categoria. La riunione si è svolta presso il Centro Studi per l’Ambiente Alpino di San Vito di Cadore, storica sede staccata dell’Università di Padova che è il centro di coordinamento del Tavolo di lavoro. Accolti dal sindaco Franco De Bon e dal gruppo di lavoro, i rappresentanti degli enti hanno preso visione del programma, che in questa fase si sviluppa attraverso una ricognizione preventiva delle potenzialità ambientali, storiche e culturali, turistiche e di sviluppo di San Vito. Una volta individuate, le linee guida della politica di valorizzazione verranno ulteriormente condivise con le realtà territoriali, che dovranno decidere in quale modo svilupparle, attraverso una strategia di rete.

Hanno partecipato all’incontro le associazioni locali, tra cui il Cai, i Caprioli, gli Sci club d’area, la Cooperativa di San Vito, l’Associazione San Vito Blues & Soul, i presidenti delle Regole, alcuni esercenti. Presenti anche i rappresentanti della Magnifica Comunità di Cadore (con il presidente Renzo Bortolot), la Fondazione Dolomiti Unesco (Silvia Scrascia), la Fondazione Angelini (Ester Cason Angelini), Dolomitibus (Giuseppe Pat), Ascom (Marco Genova), Confartigianato Belluno, il Consorzio di Promozione Turistica (Gildo Trevisan). Anche la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore ha aderito all’invito.

Molti dei partecipanti hanno sottolineato l’interesse verso "Sanvido Apede" quale progetto pilota e modello plausibile, che potrà servire ad indicare linee perseguibili e metodologie operative anche ad altre amministrazioni locali ed enti, sempre nella logica di condivisione territoriale che anima quest’esperienza.


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