Lunedì 28 maggio il Comune di Belluno entrerà nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, Anpr, diventando così uno dei primi dieci capoluoghi d’Italia e il primo in Veneto e nell’intero Nordest a far parte della banca dati digitale nazionale.
«È stata un’operazione complessa, che ha assorbito gli uffici per molti mesi dovendo prima di tutto bonificare i dati e poi allinearli con quelli delle altre banche dati centrali», spiega l’assessore ai servizi demografici e informatici Maurizio Busatta, «rappresenta un notevole progresso che agevolerà il lavoro degli uffici comunali, ma che porterà notevoli vantaggi anche ai cittadini, quando il sistema entrerà a pieno regime a livello nazionale».
Grazie all’Anpr, infatti, i sistemi delle anagrafi pubbliche, da quelle dei comuni a quella tributaria, iniziano finalmente a dialogare tra loro, agevolando anche la vita della popolazione: «La nuova "anagrafe digitale" consentirà di evitare duplicazioni di comunicazione con le diverse Pubbliche Amministrazioni», spiega Busatta, «garantirà maggiore certezza e qualità al dato anagrafico e, soprattutto, semplificherà le operazioni come il rilascio di certificati o il cambio di residenza, permettendo di effettuare la richiesta allo sportello di uno qualunque dei comuni aderenti. Il passo successivo sarà poi quello di poter richiedere e ottenere i certificati direttamente online».
Secondo l’ultimo aggiornamento del portale Anpr (22 maggio 2018), sono 172 i comuni aderenti, per un totale di poco inferiore ai 2,5 milioni di abitanti, con l’obiettivo di attivare a quota 8mila comuni, quindi tutto il territorio nazionale, entro fine anno.
In questi giorni l’assessore Busatta è a Roma per partecipare a un tavolo di lavoro del «Forum Pa 2018», il più importante evento italiano dedicato all’innovazione nella pubblica amministrazione, per discutere con altri amministratori locali su quali piattaforme e quali servizi digitali adottare per accelerare lo sviluppo di città e territori: «L’Anpr è un sistema integrato che consentirà ai Comuni di svolgere al meglio i servizi anagrafici, ma anche di consultare o estrarre dati, monitorare le attività, effettuare statistiche», conclude l’assessore, «dopo la carta d’identità elettronica, rappresenta un altro strumento per costruire quella "cittadinanza digitale" che assicurerà a cittadini e famiglie semplicità e tempestività nel disbrigo delle pratiche».
Per facilitare l’avvio della nuova interfaccia con il ministero, gli uffici anagrafe e stato civile di via Mezzaterra resteranno