Pubblicità
Testata

Mercoledì 13 giugno 2018

Giovedì la Giornata mondiale del donatore






In Veneto più trapianti di organi, meno donazioni di sangue. La generosità dei Veneti garantisce l’autosufficienza regionale.

Iscriviti alla Newsletter

Ascolta il testo

In Veneto, mentre aumentano donazioni e trapianti di organi e tessuti, registra una flessione il settore della donazione di sangue, fenomeno peraltro generalizzato in tutta Italia.

In occasione della Giornata Mondiale del Donatore, giovedì 14 giugno, l’Avis regionale e l’Assessore alla Sanità della Regione lanciano un appello ai tanti cittadini che, con la donazione, possono dare nuova vita a tanti malati.

«Donatori e donazioni non bastano», dice il presidente di Avis Veneto Giorgio Brunello, «e non crescono abbastanza le donazioni di sangue, i nuovi iscritti e i soci totali». In Veneto, lo scorso anno, sono calate le donazioni di sangue Avis anche nelle province dove, di solito, si avevano i migliori risultati (come Treviso, Venezia, Rovigo e Verona). In totale, le donazioni di sangue intero da donatori avisini sono state 185.280, con un calo dello 0,96% rispetto all’anno precedente. Non è andata affatto meglio per le donazioni di plasma, passate da 30.823 del 2016 a 27.920 del 2017, con un -9.42%.

«Siamo di fronte a una tendenza nazionale», dice l’assessore alla sanità della Regione Luca Coletto, «che va invertita con nuove azioni di sensibilizzazione. Pur in un momento di difficoltà i veneti spiccano comunque per la loro generosità, tanto che l’autosufficienza regionale in sangue ed emocomponenti è stata confermata sia nel 2017 che nei primi mesi del 2018, rispondendo quindi alla domanda per le numerose e complesse attività sanitarie svolte in Veneto».

Secondo le rilevazioni Avis, quest’anno, al 30 aprile, si è assistito ad una leggera ripresa: 58.250 donazioni di sangue intero rispetto alle 57.848 dei primi quattro mesi del 2017, con un più 0.69%. Questo mentre si assiste all’aumento delle donazioni di organi (anche grazie alla possibilità di esprimere la propria volontà a donare dopo la morte al rinnovo della carta d’identità) e di trapianti, che stanno facendo balzare il Veneto in cima alla classifica nazionale.

«Una situazione preoccupante», fa notare Brunello, «perché senza sangue entra in crisi l’intera sanità veneta, e con essa il delicato settore dei trapianti stessi. Una preoccupazione che diventa ancora più alta, perché stanno calando i donatori spiega Brunello dal momento che i nostri soci invecchiano e i giovani donano poco. I nuovi iscritti, nel 2017, erano già un migliaio in meno rispetto all’anno precedente: 9.737 contro i 10.927».



Leggi gli altri titoli di oggi.

Iscriviti alla Newsletter





Home
L’Amico edizione digitale
L’Amico su Facebook  
L’Amico su Twitter  
Le foto dell’Amico su Flickr  
L’Amico su YouTube  
L’Amico su Instagram  
Abbonamenti
Pubblicità
Privacy




Copyright © 2000-2019 L'Amico del Popolo S.r.l.
Piazza Piloni 11, 32100 Belluno
Tel. +39 0437 940641, Fax +39 0437 940661
Email redazione@amicodelpopolo.it
P.Iva/C.F. 00664920253