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Domenica 8 luglio 2018
Festival delle Terre Alte a Canale d’Agordo
Un vivace dibattito ricco di spunti e riflessioni anche sui possibili rapporti tra Valle del Biois e la Valle di Fassa.
Si è tenuta ieri, sabato 7 luglio, a Canale d’Agordo, per iniziativa del Gruppo CTG Terre Alte, la seconda tappa del Festival delle Terre Alte.
Nel pomeriggio in piazza Papa Luciani si è tenuto un laboratorio dedicato ai nuovi stili di vita, in particolari sui semi dimenticati. Adriano Sella, coordinatore nazionale della Rete interdiocesana nuovi stili di vita, ha proposto delle attività per persone di tutte le età. L’intento era di far conoscere la biodiversità di madre terra mediante i tanti e diversi semi che spesso vengono dimenticati. Dietro ai semi ci sono le colture e le culture dei popoli della terra. Custodire questi semi significa custodire la vita dei popoli della terra e della madre terra.
Alla sera, presso la sala «Ex Cavallino», si è svolta la serata «Quale futuro per le Terre Alte?». Elena Testor, senatrice e procuradora del Comun General de Fascia, ha raccontato del suo impegno di amministratrice nella Valle di Fassa sottolineando, tra l’altro, che i giovani locali ultimamente si sono impegnati per ritornare ad occuparsi di agricoltura, dopo anni di vuoto.
Don Marco De March, consulente ecclesiastico del CTG di Belluno si è soffermato sull’esperienza nel Centro Turistico Giovanile, rimarcando che viaggi, gite e iniziative culturali aiutano ad «avere uno sguardo più profondo sulla realtà e le persone».
Chiara Paoli, professionista dei beni culturali e giornalista ha ricordato che è sempre possibile "fare rete" per lavorare per la montagna e in montagna.
Non è mancato un vivace dibattito in sala e a fine seratail Gruppo CTG Terre Alte hanno ringraziato i presenti, manifestato l’intenzione di prevedere una serata ad Agordo per il prossimo 15 settembre e lanciato la proposta di ideare percorsi culturali tra la Valle del Biois e la Valle di Fassa.
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