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Giovedì 19 luglio 2018

L’Italia e il mondo, in un minuto (Sir)






Mattarella: «Accoglienza valore irrinunciabile». Conte su decreto Dignità. Tajani in Niger. Il «successo» di Trump con Putin. Salvini sul caso Regeni.

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Migrazioni, Mattarella: «L’accoglienza è un valore irrinunciabile»

«Secondo un proverbio azerbaigiano, "una casa senza un ospite è come un mulino senz’acqua"». Lo ha detto ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il suo viaggio istituzionale a Baku, capitale dell’Azerbaijan. Parole utilizzate per esprimere l’importanza dell’accoglienza. «L’accoglienza, la generosità e il confronto tra donne e uomini di culture, etnie e confessioni diverse costituiscono valori irrinunciabili», ha aggiunto il Capo dello Stato, «poiché solo coltivando il dialogo con l’altro siamo in grado di ampliare i nostri orizzonti, comprendere le sensibilità dei diversi popoli, riconoscere e affrontare le sfide, costruire il bene comune nelle nostre società».



Decreto Dignità, Conte: «Non c’è nulla da temere, improprio usare toni allarmistici»

«A leggere con attenzione il decreto Dignità si accorgerà che non ha nulla da temere». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, rivolgendosi a Confindustria, che «fa la sua parte ma, secondo me, fraintende». «Se si dovessero usare toni allarmistici sarebbe assolutamente improprio». Intanto, il Senato con 159 sì, 51 no e 68 astenuti approva il disegno di legge di conversione del decreto che proroga il termine di entrata in vigore degli obblighi di fatturazione elettronica per le cessioni di carburante. Il provvedimento passa alla Camera.



Africa, Tajani: «Necessari investimenti per fermare le migrazioni, l’Ue dia 6 miliardi anche al Sahel»

«L’Ue deve dare anche al Sahel i 6 miliardi che ha deciso di dare alla Turchia per chiudere la rotta balcanica». Lo ha detto il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, tornato a chiedere più fondi per l’Africa da Niamey, in Niger, in occasione della sia visita ufficiale. A suo avviso, i 500 milioni rimessi dall’Unione nel «Trust Fund» per l’Africa «non bastano», perché «serve una strategia, il problema non si risolve con azioni di polizia che sono solo una delle tessere del mosaico, ma bisogna fare investimenti economici», ha ribadito Tajani. Il presidente dell’Europarlamento, nel corso della sua visita, si è impegnato a estendere il programma Erasmus+ anche al Niger, ma anche a portare esperti e imprese europee in energie rinnovabili, agricoltura e gestione delle risorse idriche, digitale, per creare sviluppo nel Paese.



Usa, Trump su Twitter: «Con Putin un successo»

«Un grande successo». Così il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definito su Twitter l’esito del summit con il presidente russo Vladimir Putin. Trump è tornato sull’argomento con una serie di tweet e non ha risparmiato attacchi ai suoi detrattori: «C’è chi odia il fatto che sono andato d’accordo con il presidente Putin. Preferirebbero la guerra a questo». Una presa di posizione che segue la retromarcia sul Russiagate. «Mi rendo conto che c’è bisogno di una chiarificazione», aveva detto il presidente degli Usa, «volevo dire "non vedo perché la Russia non debba essere ritenuta responsabile" per le interferenze nelle elezioni americane».



Caso Regeni, Salvini: «Da Egitto promessa di risposte certe in breve tempo»

«Mi è stata promessa chiarezza, con risposte certe in breve tempo». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, tornato in Italia, ieri sera, durante una conferenza stampa al termine dell’incontro con il presidente egiziano al Sisi a Il Cairo. «Dobbiamo riallacciare una collaborazione tra Italia e Egitto», ha aggiunto Salvini, «che è fondamentale, strategica, inevitabile. La premessa, ovviamente, è la chiarezza su quanto accaduto a Giulio Regeni. Chiarezza è stata promessa e chiarezza e giustizia verrà fatta per la famiglia ma anche per il popolo italiano. Siamo sicuri che l’iniziativa della giustizia egiziana sarà rapida e darà risposte certe». Il ministro italiano si è detto «soddisfatto per la cooperazione assicurata dalle autorità egiziane nelle indagini sulla tortura e l’uccisione dello studente italiano» per «assicurare alla giustizia i responsabili di questo crimine».


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