Pubblicità
Testata

Venerdì 20 luglio 2018

L’Italia e il mondo, in un minuto (Sir)






Trump invita Putin a Washington. L’Anac risponde su Ilva. Naufragio in Yemen. Juncker, «Spagna modello di accoglienza». Lettere con scritte razziste a Prato.

Iscriviti alla Newsletter

Ascolta il testo



Usa, Trump invita Putin a Washington il prossimo autunno dopo l’incontro di Helsinki

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha chiesto al suo consigliere per la Sicurezza nazionale, John Bolton, di invitare il presidente russo Vladimir Putin a Washington «il prossimo autunno e le discussioni sono già in corso». Lo ha annunciato via Twitter la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, precisando che l’invito è stato presentato in occasione del faccia a faccia di Helsinki. In una serie di tweet il presidente statunitense ha insistito sul fatto che il summit di Helsinki sia stato «un grande successo» e ha sottolineato che «sono impaziente di avere un secondo incontro».



Ilva, l’Anac risponde a Di Maio: «Rilevate criticità ma stop a cessione spetta a governo»

L’Anac individua «criticità» nell’iter della gara per la cessione dell’Ilva, ma «uno stop della procedura può essere valutato solo dal ministero dello Sviluppo economico» nel caso in cui esista un interesse pubblico specifico all’annullamento. Lo scrive l’Autorità anticorruzione in una lettera inviata al vicepremier Luigi Di Maio, che l’aveva interpellata sulla vendita dell’Ilva ad Arcelor Mittal. Diversi i punti sui quali l’Anac ha segnalato criticità: dal rinvio del piano ambientale alle scadenze intermedie, fino ai mancati rilanci. Era stato il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, a scrivere giorni fa a Di Maio e a parlare di «possibili zone d’ombra» nella gara relativa all’Ilva, invitando lo stesso ministro a ricorrere all’Anac. Cosa che Di Maio ha subito fatto. Ma se la gara per l’Ilva dovrà essere annullata, «non è decisione che spetta all’Anac, ma al Mise, qualora vi individui un preminente interesse pubblico violato che è invece da salvaguardare».



Migrazioni, nello Yemen si è rovesciata una barca con 160 persone partite dall’Africa

Una barca con 160 migranti africani a bordo, tra i quali donne e bambini, si è rovesciata al largo dello Yemen. La notizia è stata confermata da funzionari della sicurezza yemenita e dai leader tribali: al momento non è ancora chiaro se ci siano stati dei morti e quante persone siano state salvate. La barca era partita dalla Somalia con a bordo 100 somali e 60 etiopi. Nonostante lo Yemen sia sconvolto dalla guerra, i migranti africani continuano ad arrivare nel Paese dove non c’è un’autorità che possa impedirgli di viaggiare verso i paesi del golfo, che sono più ricchi. Le autorità e i capi tribù hanno riferito che la nave è partita ieri dal porto di Bosaso, in Somalia.



Accoglienza, Juncker: «Spagna è modello, populismo fenomeno inquietante»

Sulle migrazioni «la Spagna dà prova di un’empatia e di una solidarietà attiva che mi impressiona, mentre altri voltano le spalle agli altri». Lo ha detto il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, in un discorso a Madrid sulle nuove prospettive per il futuro dell’Europa, in cui ha elogiato il Paese iberico per l’accoglienza dei migranti e condannato gli altri Paesi che invece hanno «voltano le spalle». Poi, nel suo intervento l’attenzione è stata rivolta a «un fenomeno inquietante, visibile, percettibile, ma non plausibile», che è tornato a manifestarsi «da qualche anno». «È il ritorno del nazionalismo, il rifiuto di vedere gli altri con gli stessi occhi con cui guardiamo noi stessi». Si tratta, a suo avviso, di «una tendenza pericolosa che nutre tutti i populismi. I populismi associati ai nazionalismi conducono all’accecamento e conducono alla guerra, come aveva detto Mitterrand nel suo ultimo discorso al Parlamento Europeo», ha spiegato Juncker. «A volte ho l’impressione che pensiamo che l’Europa sia fatta per noi, ed esclusivamente per noi» e che «il ventre europeo è grosso, ma non c’è sufficiente posto per vedere gli altri».



Xenofobia, a Prato recapitate lettere con scritta razzista

Lettere di stampo razzista con su scritto, in stampatello, sull’adesivo: «Fuori i marocchini dall’Italia». Sono state recapitate in alcune zone della periferia di Prato. Indagini in corso su chi e come abbia incollato l’adesivo alle missive. Si è appreso dell’episodio dopo che alcuni destinatari delle lettere, in genere bollette e corrispondenza ordinaria, hanno pubblicato indignati le immagini sui social network. Non è ancora chiara neppure la diffusione del fenomeno, che sarà approfondito nelle prossime ore, anche dalle società che ha distribuito le lettere e dalle forze dell’ordine.


Leggi gli altri titoli di oggi.

Iscriviti alla Newsletter





Home
L’Amico edizione digitale
L’Amico su Facebook  
L’Amico su Twitter  
Le foto dell’Amico su Flickr  
L’Amico su YouTube  
L’Amico su Instagram  
Abbonamenti
Pubblicità
Privacy




Copyright © 2000-2019 L'Amico del Popolo S.r.l.
Piazza Piloni 11, 32100 Belluno
Tel. +39 0437 940641, Fax +39 0437 940661
Email redazione@amicodelpopolo.it
P.Iva/C.F. 00664920253