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Domenica 29 luglio 2018
Il sindaco di Auronzo: danno per il paese gli scontri tra tifosi
Il primo cittadino ha espresso la sua vicinanza ai danneggiati, ha ringraziato le Forze dell’ordine e chiesto di individuare presto i responsabili.
Il sindaco di Auronzo di Cadore, Tatiana Pais Becher, ha espresso, a nome di tutta l’Amministrazione comunale, solidarietà e vicinanza ai rappresentanti delle Forze dell’ordine coinvolti ieri, sabato 28 luglio, negli scontri tra le tifoserie della Lazio e della Spal in occasione della partita giocata dalle due formazioni e terminata 3-0 per la squadra romana. «E con la stessa forza - ha scritto il sindaco - voglio dire ai cittadini, ai residenti, ai commercianti e a tutti i titolari delle attività produttive di essere estremamente dispiaciuta per i disagi che hanno dovuto sopportare. In particolare sono vicina ai titolari del bar l’Hostaria di Cella, al centro degli scontri avvenuti prima dell’inizio della partita, e ai titolari del bar Ottavo Nano».
«Auronzo di Cadore - continua il primo cittadino - non merita di essere teatro di fatti che mai si sono verificati in passato con questa gravità. Il nostro paese, che da 11 anni consecutivi ospita il ritiro estivo della Lazio, ha sempre dimostrato grande capacità organizzativa e di accoglienza, creando un’atmosfera di amicizia e gioia tra popolazione locale e i tifosi laziali. La popolazione auronzana tutta non è abituata a vivere l’evento calcistico, trattandosi di partite amichevoli, come un’occasione di guerriglia e mi preme evidenziare la correttezza e la sportività di tutti quei tifosi laziali che hanno soggiornato in Cadore con le famiglie nelle 2 settimane di ritiro della squadra».
«L’episodio di violenza verificatosi ieri è deplorevole e chiedo - ha concluso Tatiana pais Becher - a nome ti tutta la comunità auronzana, che le Forze dell’ordine identifichino quelle persone che nulla hanno a che vedere con lo spirito sportivo e che si sono recate ad Auronzo unicamente per creare disordini e picchiare la tifoseria avversaria. Questi individui devono essere allontanati e condannati a risarcire i danni provocati in paese. Il danno d’immagine per tutta la comunità è notevole, essendo nel clou della stagione estiva con la Val D’Ansiei che pullula di turisti».
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