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Sabato 4 agosto 2018
Giovani pronti a partire il 6 agosto per incontrare il Papa
Saranno in 124, di tutta la diocesi di Belluno-Feltre, guidati dal vescovo Renato che condividerà l’esperienza della via Francigena.
Giovani pronti a partire lunedì 6 agosto mattina verso Roma. Saranno in 124, rappresentativi di tutta la nostra diocesi, vasta e variegata. Li guiderà il vescovo Renato, che condividerà con i giovani l’esperienza della via Francigena, insieme a preti, animatori e religiosi che li hanno preparati a questa esperienza. A Feltre il folto gruppo sarà completo; di qui il trasferimento in pullman fino a San Miniato. L’indomani una prima tappa a piedi fino a Gambassi Terme; poi la tappa più lunga (27 km) fino a Colle Val d’Elsa; poi Monteriggioni e infine Siena; di lì il trasferimento in pullman verso Roma, per unirsi ai giovani di tutte le altre diocesi d’Italia nell’ambito dell’iniziativa nazionale denominata «Per mille strade, una Chiesa in cammino». L’appuntamento romano sarà coronato dall’incontro con il Papa al Circo Massimo sabato 11 e, l’indomani, dalla Messa in Piazza San Pietro. Sarà la prima volta che papa Francesco incontra così tanti giovani italiani.
Nella conferenza stampa di venerdì 3 giugno, il Vescovo, don Roberto De Nardin (direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile), i coniugi Maria Antonia Zanetti e Gianluca Ferraro (membri della Commissione diocesana di Pastorale giovanile) e Lucia Santomaso hanno illustrato questo programma, ma soprattutto le motivazioni del cammino.
«L’evento – ha precisato il Vescovo – non è un’iniziativa isolata, ma unisce la nostra diocesi al cammino delle Chiese italiane e della Chiesa universale, che sta preparando il Sinodo del prossimo autunno, dedicato a giovani, fede e discernimento vocazionale. Un tema che è uscito quasi da sé dal laboratorio avviato dalle due precedenti assisi, dedicate alla famiglia». Questo momento vuole essere nella Chiesa una riscoperta del mondo dei giovani, un loro coinvolgimento a livello universale e diocesano. «C’è molta attesa – ha continuato il Vescovo – come abbiamo evidenziato negli "Orientamenti pastorali" per il prossimo anno». Lasciarci interpellare dai giovani ci permette di vedere come in poco tempo sia cambiato molto attorno a noi e dentro di noi: essi ci stanno dicendo che molti aspetti della vita di fede non li interpellano più; ci stanno additando qualcosa di nuovo. Secondo il Vescovo, insomma, il sinodo «aprirà una nuova e bella stagione per la Chiesa».
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