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Sabato 4 agosto 2018
Domani cerimonia commemorativa con molte autorità a Cima Grappa
Saranno presenti anche i Bellunesi protagonisti del pellegrinaggio a piedi dal Santuario di San Vittore.
Dal 1901 la prima domenica di agosto un gran numero di fedeli si reca in pellegrinaggio a Cima Grappa per ricordare la consacrazione ad opera di papa Pio X, all’epoca patriarca di Venezia, del Sacrario dedicato alla Madonna. A questa consuetudine, interrotta solo durante le due guerre mondiali, si è poi aggiunto anche l’intento commemorativo dei caduti nei combattimenti avvenuti sul Massiccio del Grappa fra il novembre 1917 e l’ottobre 1918.
Alla cerimonia di quest’anno, nel centenario della fine della Grande Guerra, saranno presenti anche delle delegazioni dei paesi i cui caduti riposano nell’Ossario e ci saranno pure i Bellunesi che che proprio domani mattina, domenica 5 agosto, concluderanno il pellegrinaggio a piedi iniziato oggi al Santuario di San Vittore ad Anzù di Feltre.
Dei 23mila soldati sepolti sul Grappa poco più della metà sono italiani, ma sono presenti anche austriaci, ungheresi, boemi, slovacchi, croati e bosniaci; circa 20mila sono i soldati ignoti ospitati nel Sacrario.
Oggi, sottolinea il sindaco di Crespano del Grappa, Annalisa Rampin, in qualità di organizzatore della commemorazione, Cima Grappa «è simbolo dell’unità d’Europa e dell’armonia tra i popoli e vuole diventare sempre più l’emblema della memoria delle atrocità della guerra e delle sopraffazioni del passato e simbolo di pace e di speranza per il futuro».
Domani a Cima Grappa sono attesi anche Erika Stefani, ministro per gli Affari regionali e le autonomie; Luca Zaia, presidente del Veneto; il card. Beniamino Stella, prefetto per la Congregazione per il clero; Massimo Bitonci, sottosegretario al ministero dell’Economia; il gen. di Corpo d’armata Amedeo Sperotto; Maria Rosaria Laganà, prefetto di Treviso.
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