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Venerdì 5 ottobre 2018 ‐ S. Placido
Incostituzionale l’obbligo regionale di esporre la bandiera del Veneto
Zaia: «Non esiste. Lo ripresentiamo e chiediamo entri nell’intesa sull’autonomia».
La Consulta ha dichiarato incostituzionale la legge regionale 28/2017 che prevede in Veneto l’obbligo di esporre la bandiera regionale all’esterno di edifici adibiti a sede di organi e uffici statali e di enti e organismi pubblici nazionali, nonché su imbarcazioni di proprietà di questi ultimi. Dopo averne preso atto il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha subito dichiarato: «Ripresenteremo senz’altro questa legge e chiederemo che l’obbligo di esporre la bandiera del Veneto in tutti gli uffici pubblici nazionali sul territorio venga introdotto nell’Intesa con l’attuale Governo sull’Autonomia, perché è un interesse della collettività regionale che la propria bandiera sia affiancata quella dello Stato».
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«A impugnare il nostro provvedimento – ha ricordato Zaia – fu il passato Governo e non credo che, con quello attuale, si sarebbe arrivati a tanto. Ce la si è presa – ha aggiunto – con una bandiera che ha più di 1.100 anni di storia e rappresenta un’intera identità, dicendo, di fatto, che vale meno di altre. Non lo si può accettare».
I commi dichiarati incostituzionali, nel limite in cui prevedono «l’obbligo di esporre la bandiera regionale all’esterno di edifici adibiti a sede di organi e uffici statali e di enti e organismi pubblici nazionali, nonché su imbarcazioni di proprietà di questi ultimi», testualmente indicavano gli ambiti: «a) all’esterno degli edifici sedi della Prefettura e degli uffici periferici delle amministrazioni dello Stato, della Regione, dei comuni e delle province, della Città metropolitana, nonché sedi di consorzi ed unioni di enti locali, delle comunità montane e degli altri organismi pubblici; d) all’esterno degli enti pubblici che ricevono in via ordinaria finanziamenti o contributi a carico del bilancio regionale; f) ogni qualvolta sia esposta la bandiera della Repubblica o dell’Unione Europea; n) sulle imbarcazioni di proprietà della Regione, dei comuni, delle province e della Città metropolitana e degli altri organismi pubblici nonché delle imbarcazioni private acquistate con il contributo, anche parziale, della Regione del Veneto».
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