Lunedì 8 ottobre 2018 ‐ S. Pelagia
Aree interne, D’Incà: «Alcuni "colli di bottiglia" da eliminare»
In provincia di Belluno ne sono interessati il Comelico e l’Agordino.
Sono due in provincia di Belluno (Comelico e Agordino) e quattro in Veneto le aree selezionate nell’ambito della Strategia nazionale per le aree interne che, sottolinea il deputato bellunese del Movimento 5 Stelle, Federico D’Incà, rappresenta «un’occasione per migliorare la qualità dei servizi primari e per promuovere il patrimonio naturale e culturale».
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Al momento per il Comelico e Sappada l’iter di definizione della strategia è in fase avanzata (si è a livello di bozza), mentre per l’Agordino si sta lavorando sul preliminare di strategia e si stima che per arrivare alla definizione della strategia d’area ci vorrà ancora un anno.
Ricordato questo stato di cose, D’Incà fa sapere che, «da un confronto avuto con il Dipartimento Aree Interne sono emerse luci ed ombre» e che gli sono stati segnalati «alcuni "colli di bottiglia"» che il deputato ha detto che cercherà di eliminare perché rallentano le procedure per lo sviluppo delle aree interne. A questo proposito D’Incà ha fatto presente che «è necessaria una visione più flessibile a livello centrale dei requisiti richiesti per consentire per esempio la creazione di progetti educativi piuttosto che il mantenimento dei servizi delle strutture ospedalieri, nonché la necessità di un rafforzamento degli uffici delle aree interne nelle Regioni che devono essere forza portante per lo sviluppo di idee in grado di mantenere la vita nella aree interne del Paese».
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