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Martedì 16 ottobre 2018 ‐ S. Edvige

Green Ball, a Chies d’Alpago vent’anni di amicizia, memoria e beneficenza






Il torneo di calcetto nacque nel 1997, negli anni crebbe e maturò fino a diventare uno degli eventi più attesi delle estati bellunesi.

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Ventuno anni sono passati da quando nel 1997 un affiatato gruppo di giovani amici decise di organizzare un piccolo torneo di calcetto per combattere la noia di mezza estate. Nessuno, a distanza di due decenni, si sarebbe mai immaginato di collezionare tante edizioni. Nacque così, per gioco, ma negli anni crebbe e maturò fino a diventare uno degli eventi più attesi delle estati bellunesi, non solo per gli appassionati del calcetto, ma anche per amici e famiglie al seguito, più e meno giovani, che edizione dopo edizione amano trascorrere due giorni all’insegna dell’amicizia e dell’armonia.


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Racchiudere in poche righe il Green Ball non è affatto semplice, spiegano le persone coinvolte. Raccontare una storia, come prodotto di azioni e relazioni umane, lo è ancor a meno. Nel caso del Green Ball parlare di «storia» non è comunque riduttivo, il che e giustificato dalla memorabilità dell’evento, vivo nelle menti e atteso con cadenza annuale, sempre con crescente entusiasmo.

La storia del Green Ball può essere suddivisa in tre tronconi ben definiti. Il primo va dal 1997 al 2006 in cui l’evento si svolse tra alti e bassi presso il campo sportivo di Chies d’Alpago. Il secondo dal 2007 al 2013, nella vicina frazione di Irrighe - mantenendo inalterata la formula - durante cui si realizzò un vero e proprio ricambio generazionale in sede di regia. Il terzo dal 2014 ad oggi, scandito tragicamente dalla perdita di Matteo Zanon: un caro amico, nonché organizzatore. Negli anni il Green Ball si è ritagliato «una propria dimensione», come ama definirla uno dei fondatori del torneo, Giuseppe Fullin, ancora dopo vent’anni in prima linea per la riuscita ottimale della manifestazione.

Bypassando le vicende dei primi diciassette anni del torneo, l’anno di svolta fu appunto il
2014, tragico e ancora oggi indigesto per un’intera comunità. Da quattro anni il Green Ball è diventato doverosamente un evento in memoria di uno dei più attivi collaboratori e membri del Gruppo Giovani di Chies d’Alpago, prematuramente scomparso in un incidente stradale nell’estate del 2014, pochi giorni prima del torneo. I ragazzi dello staff organizzatore condividevano un forte legame di amicizia e nonostante il dolore, d’accordo con la famiglia dell’amico defunto, decisero di portare a termine l’organizzazione della diciottesima edizione, emotivamente forte e ancora oggi indimenticata. Dopo tanti anni di beneficenza silenziosa a favore delle istituzioni locali (scuole materne e medie e per la manutenzione degli arredi urbani), dal 2018 l’organizzazione ha pensato di uscire allo scoperto cercando di costruire una partnership che duri nel tempo.

Il soggetto scelto è la Onlus Team For Children, che da nove anni collabora con il reparto di pediatria e di oncoematologia dell’ospedale di Padova. L’associazione in questione è fatta di volontari e non, che impiegano le proprie forze per aiutare nei modi possibili i giovani malati oncologici e le loro famiglie, entrambi bisognosi di supporto psicologico e, in alcuni casi, anche economico. La scelta di voltare pagina e di costruire uno stretto legame tra il torneo e la onlus è stato fortemente voluto dagli organizzatori, uno su tutti Roberto Funes che grazie alla sua grande tenacia ha reso pensabile e possibile l’iniziativa benefica. L’impegno profuso da tutti gli organizzatori, affiancato alla grandissima partecipazione da parte del pubblico ha creato una miscela eccezionale che, mediante la vendita di più di 250 magliette e gadgets della onlus, ha permesso di raccogliere una cifra ragguardevole, già donata e prontamente investita nei lavori di riammodernamento dei locali che ospitano i bambini degenti.

Sabato 13 ottobre presso il Teatro Minimo di Chies d’Alpago - alla presenza del sindaco Gianluca Dal Borgo, la Pro Loco di Chies d’Alpago, la Regola di Irrighe e gli innumerevoli sponsor locali che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento - è stato donato formalmente un assegno ai rappresentanti della onlus accorsi da Padova. Per una questione di trasparenza è stato scelto di rendere pubblico l’importo che ammonta a 4.000 euro, raggiunto grazie alla generosità delle numerose persone accorse il 28 e 29 luglio scorsi a Irrighe di Chies d’Alpago.

Dando voce a quanto dichiarato dagli organizzatori, essi si dicono orgogliosi di essere
riusciti a legare la memoria di un caro amico a una iniziativa benefica di tale portata, se non altro per rendere meno amara la perdita, ma con la speranza di proseguire per lungo tempo questa magnifica collaborazione. Essi non si pongono limiti e anzi vorrebbero migliorare fin dalla prossima edizione, la ventiduesima, nell’estate 2019.

L’appuntamento è quindi per il prossimo anno, con l’auspicio che ancora più gente accorra all’evento per poter donare ancora un sorriso a chi più ne ha bisogno.


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