Il Centro di servizio per il volontariato sarà fuso con Treviso






L’Organismo nazionale di controllo ha deciso: Belluno e Treviso saranno unico Centro. Giorgio Zampieri lascia.

Giorgio Zampieri non si ricandiderà a consigliere del Comitato d’Intesa. La decisione è stata presa alla soglia della prossima assemblea del Comitato, in programma sabato 27 ottobre alle 15.30 nella sala riunioni dell’ospedale San Martino di Belluno, durante la quale saranno anche rinnovati gli organi sociali con l’elezione del nuovo direttivo. All’assemblea sono come sempre invitate tutte le associazioni aderenti, ma anche quelle non aderenti e comunque interessate a sostenere del coordinamento delle associazioni volontaristiche della provincia. Contestualmente, anche lo storico segretario Dario Emeri ha deciso di rimettere il suo incarico in nuove mani.

«A compimento del mandato conferitomi nel 2015, al termine del terzo triennio iniziato nel 2009 in cui ho ricoperto l’incarico di presidente nel Comitato d’Intesa e nel Csv di Belluno, non sarò candidato in occasione della prossima assemblea elettiva»: così si apre la lettera che Zampieri ha inviato a tutte le associazioni per invitarle al prossimo consesso. «Ogni cammino deve avere anche una meta, un punto d’arrivo che è parte determinante del suo senso e del suo valore: nella speranza di aver dato il mio miglior contributo e nella convinzione di non aver risparmiato energie e dedizione, ho maturato la consapevolezza di essere giunto a un punto d’arrivo in questo mio cammino, iniziato nel Comitato d’Intesa nel 1976 e proseguito anche nel Centro servizi dal 1997». Un lungo percorso che giunge oggi a un «punto d’arrivo, dove si completa il quadro speciale e indelebile delle esperienze, delle persone e delle convinzioni profonde che hanno accompagnato la mia strada. Allo tempo stesso vedo aprirsi per Comitato e Csv nuovi e importanti percorsi che, ne sono sicuro, porteranno nuovi stimoli e nuove esperienze di condivisione e solidarietà tra i volontari e verso chi cerchiamo di aiutare».

Cambierà infatti l’assetto dei Centri di servizio per il volontariato (Csv) di tutto il territorio nazionale: entro il 2019 ne saranno operativi soltanto 49. Lo ha deciso l’Organismo nazionale di controllo dei Csv (Onc) che nell’ultima riunione della fondazione del 10 ottobre ha dato seguito a un percorso già avviato in questi ultimi anni, che ha portato i Csv attivi dai 78 iniziali ai 65 attuali. Cambierà contestualmente anche il volto dei Csv del Veneto: dai sette centri di servizio attivi fino ad oggi ne resteranno cinque: soltanto Venezia, Verona e Vicenza non subiranno cambiamenti, mentre Belluno (primo Csv d’Italia) si fonderà con Treviso, Padova con Rovigo. I dettagli dell’operazione devono ancora essere chiaramente definiti e condivisi.

Il volontariato è «impegno e dedizione, ma è anche la festa dell’anima, perché testimonia che siamo vita e futuro solo se ci aiutiamo a vicenda», prosegue Zampieri, «non sarò mai abbastanza grato verso tutto ciò che ho vissuto in questa esperienza e ringrazio i miei collaboratori più vicini, le associazioni del territorio. Auguro a tutti di realizzare il proprio progetto, di farlo assieme agli altri e di trovare in questo serenità e gioia. Viva il Comitato d’Intesa, viva il Csv e viva tutti noi!».

Dopo lo spoglio delle votazioni dell’assemblea saranno trasmessi alcuni aggiornamenti sulla riforma del Terzo settore, preannunciati in parte durante il convegno nazionale dei Centri di servizio a Matera che si è svolto tra l’11 e il 13 ottobre. Verranno infine trasmesse le linee di indirizzo del Csv di Belluno, gestito dal Comitato. Le associazioni (iscritte o iscrivibili al registro regionale) che intendano votare o candidare un loro componente al nuovo consiglio direttivo (composto da 7 membri più 3 nel consiglio sindacale) potranno farlo solo previa ricezione dell’apposita lettera da parte del Comitato d’Intesa».

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