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Mercoledì 17 ottobre 2018 ‐ S. Ignazio d'Antiochia

Carcere di Baldenich, martedì l’incontro con il provveditore Triveneto






I sindacati chiederanno a Sbriglia aggiornamenti sulla sezione «Articolazione per la tutela della salute mentale».

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La giornata decisiva potrebbe essere quella di martedì 23 ottobre, quando i sindacati di polizia penitenziaria Cisl Fns, Cgil Fp, Uspp, Sappe, Osapp, Fsa Cnpp scenderanno a Padova per incontrare il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria per il Triveneto, Enrico Sbriglia. Sul tavolo una problematica che si trascina ormai da tempo: la a situazione in cui versa la sezione «Articolazione per la tutela della salute mentale» del carcere di Baldenich, a Belluno. Sezione della quale sindacati e personale chiedono la chiusura e il trasferimento in altra sede. Per questo motivo a inizio settembre era scattata la protesta: lo sciopero collettivo dalla mensa è stato revocato, ma prosegue lo stato di agitazione.


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«Speriamo che il 23 ottobre il provveditore possa darci qualche buona notizia», sottolinea Robert Da Re, della segreteria territoriale Cisl Fns Belluno Treviso. «La sezione Atsm ospita cinque detenuti (erano sei fino a pochi giorni fa, ndr) con problemi psichiatrici. I locali a Baldenich sono fatiscenti, piccoli e inadeguati e i detenuti soffrono di gravi patologie psichiatriche che necessitano di assistenza h24, cosa che la struttura non riesce assolutamente a garantire. Se non si arriverà a una soluzione, metteremo in atto altre forme di protesta per porre rimedio a una situazione drammatica e insostenibile, che concretizza ogni giorno di più il rischio per l’incolumità del personale del corpo e il fallimento complessivo nella gestione dei detenuti con problemi psichici».

Nell’assemblea del 28 settembre scorso, è emersa tutta l’insofferenza dei poliziotti che «espletano i turni all’interno della Sezione, senza alcuna protezione. Sui poliziotti bellunesi, scippati in 5 anni di 27 unità dall’organico, a causa di scelte unilaterali del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, e più in generale su tutta la struttura, ricadono le carenze e inadeguatezze gestionali e organizzative delle istituzioni, inclusa l’azienda socio-sanitaria». Il problema a Baldenich non è solo quello dell’Atsm, ma anche la carenza di organico: mancano appunto una trentina di unità e servono nuove assunzioni.


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