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Domenica 4 novembre 2018 ‐ S. Carlo Borromeo

Zaia: uno scenario apocalittico che presenta due sfide






Per il presidente del Veneto si tratta di ripristinare quanto è andato distrutto e farlo velocemente.

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Alla fine della mattinata di oggi, domenica 4 novembre, all’aeroporto di Belluno, introducendo l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Salvini, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha detto di condividere la definizione di "scena apocalittica" usata dal capo nazionale della Protezione civile Angelo Borrelli. Una scena apocalittica, ha ricordato Zaia, costituita da quasi 100mila ettari di bosco andati distrutti (e ora da mettere in sicurezza), da molte frane (anche importanti), da almeno 100 km di strade ammalorate o addirittura scomparse, da tanti danni alle abitazioni e alle proprietà dei cittadini, da 160mila utenze rimaste senza elettricità, da molte comunità rimaste isolate, dalla perdita di tanti acquedotti (ora sostituiti da autocisterne e potabilizzatori).


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Questa scena apocalittica - secondo Zaia - richiede una sorta di nuovo piano Marshall per la montagna perché «bisogna partire da zero». A questo proposito il Presidente del Veneto ha fatto presente che ci sono da vincere due sfide: ripristinare il patrimonio andato perduto e farlo velocemente, prima che la gente decida di andare via. Per questo Zaia ha chiesto di far conoscere il conto corrente aperto dalla Regione per raccogliere fondi e l’sms solidale che ha la stessa finalità.

Zaia ha poi voluto esternare una serie di «grazie»: a chi ha già versato qualcosa per sostenere chi è stato colpito dal maltempo, a tutti coloro che hanno lavorato e stanno lavorando, al Presidente della Repubblica che ha espresso la sua solidarietà, al Presidente della Serbia, al sottosegretario Giorgetti che ha reso disponibile 1 milione togliendolo dai fondi per il centenario della Grande Guerra, anche ai frati di Assisi che hanno espresso la loro vicinanza.

Infine il governatore del Veneto ha fatto il punto su alcuni aspetti della ricostruzione precisando che il commissario che la gestirà sarà il presidente della Regione, che alcune grandi aziende si sono già fatte vive per l’acquisizione del legname caduto e che sarà preparato un piano per lo sviluppo futuro dei boschi, che il Governo si è già attivato anche presso l’Unesco.


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