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Venerdì 9 novembre 2018 ‐ Dedic. Basilica Lateranense

Infrastrutture radio, nuovi strumenti a Taibon Agordino






Installato un ripetitore in Comune e distribuite radio portatili al sindaco e alle famiglie della frazione di Col di Pra.

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In questi giorni la direzione Ict e Agenda digitale della Regione del Veneto è intervenuta sul territorio bellunese installando un ripetitore radio presso il Comune di Taibon Agordino e distribuendo radio portatili alle famiglie della frazione di Col di Pra. Strumenti che permetteranno alle persone di non rimanere isolate o di lasciare la propria abitazione essendo così raggiungibili. Inoltre, sono state consegnate delle radio portatili al sindaco, all’ufficio tecnico e al Coc (Centro operativo comunale) di Taibon e alla pattuglia di militari a presidio della strada di accesso. L’obiettivo è garantire comunicazioni immediate di richieste di soccorso, nonché di allerta.


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«Aver deciso di investire negli scorsi anni per mantenere e rinnovare un’infrastruttura radio nella nostra regione in grado di gestire le emergenze si è rivelata una scelta strategica, che continueremo a fare anche nei prossimi anni», commenta il vice presidente della Regione Gianluca Forcolin, sottolineando l’importanza che queste dotazioni hanno avuto per le famiglie, evitando così l’ordinanza di sgombero.

Tale intervento si inserisce in un contesto più ampio che ha visto garantire la costante disponibilità delle comunicazioni radio per le reti dell’emergenza Suem 118 e dell’antincendi boschivi (nella foto un’operazione dopo l’incendio a Taibon), anche quando le reti Gsm e di telefonia fissa erano fuori uso. Ciò ha comportato l’impiego di squadre specializzate per il mantenimento in funzione dei 16 siti ove sono installate le apparecchiature radio regionali dislocati nel territorio bellunese. A causa degli smottamenti, delle frane e degli alberi a terra, molti dei siti non erano raggiungibili ma, grazie alla collaborazione della Protezione civile e del Soccorso Alpino, sono stati utilizzati gli elicotteri per il trasporto di generatori, batterie e personale tecnico. Sono stati più di 20 i voli necessari per ripristinare i siti ove non era più presente l’energia elettrica.




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