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Martedì 20 novembre 2018 ‐ Dedic. Concattedrale di Feltre

Vivereacqua: 498 milioni di euro per il biennio 2018-19






Si è tenuto il seminario organizzato da Vivereacqua tra i rappresentanti di Regione Veneto, Autorità di regolazione nazionale, Banca europea degli investimenti e Anci Veneto.

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La gestione idrica è il tema di grande attualità che vede Viveracqua parte attiva del dibattito insieme ai principali interlocutori nella regolazione, pianificazione e realizzazione dei progetti di investimento nel servizio idrico regionale. Viveracqua è lo strumento operativo dei gestori capace di creare economie di scopo e di scala del valore di diversi milioni di euro, efficace propulsore anche nel rilancio e nella ripresa socio-economica del Veneto.


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Nel quadriennio 2014-2017 Viveracqua ha totalizzato 572 milioni di euro di investimenti che hanno permesso di attivare oltre 3446 cantieri per costruire una serie di opere idriche altamente rilevanti per il territorio.

Fabio Trolese, presidente di Viveracqua, ha presentato il progetto di sviluppo del consorzio e gli investimenti previsti nei prossimi anni: «Abbiamo in programma altri 498 milioni di investimenti per il biennio 2018/2019 con oltre 1694 cantieri. Sono progetti innovativi che creano rilevanti indotti nel territorio: acquedotti, fognature e depuratori portano benefici sulla qualità dell’ambiente locale».

Per Gianpaolo Bottacin, assessore all’ambiente e alla Protezione civile della Regione del Veneto «Viveracqua è certamente un modello vincente. Non solo perché i servizi pubblici possono fare gola a soggetti esterni, ma anche perché in occasione della recente emergenza maltempo si è visto cosa vuol dire fare squadra. Quello che è importante è che rimanga alto il controllo e la pianificazione degli investimenti da parte dei Sindaci. La proposta di legge di riforma del servizio idrico contiene aspetti positivi e altri da rivedere. Di questi ho già parlato con il sottosegretario Gava e con i parlamentati veneti».

Maria Rosa Pavanello, sindaca di Mirano (Ve) e presidente di Anci Veneto, ha ricordato che nella nostra regione l’acqua pubblica è una realtà: la larghissima parte dei Comuni veneti ha scelto la gestione pubblica per garantire ai cittadini servizi di qualità a tariffe sostenibili.

In merito a questo il presidente di Piave Servizi Alessandro Bonet aggiunge: «I gestori idrici del Veneto utilizzano le risorse dei cittadini per dare valore e qualità nella vita dei loro territori. Nel consorzio riteniamo di aver trovato un buon equilibrio tra la dimensione del gestore ad affidamento diretto, i Sindaci e i cittadini. Questa modalità di operare rafforza e tutela in Veneto la gestione pubblica dell’acqua, oggi al centro del dibattito parlamentare».


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