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Giovedì 22 novembre 2018 ‐ S. Cecilia

Belluno, accessibilità alla Schiara, incontro operativo






Coinvolti tutti gli enti preposti per capire come intervenire nel post alluvione.

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Riunione martedì sera a Palazzo Rosso tra l’amministrazione comunale e diversi enti interessati al controllo e ai lavori di sistemazione e pulizia post-alluvione: al centro del confronto, attività, competenze e disposizioni per la riapertura dei sentieri sul monte Schiara.


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«Abbiamo discusso sull’accessibilità dei sentieri alla Schiara, che conducono alla "porta sulle Dolomiti"», spiega l’assessore alle manutenzioni, Biagio Giannone. «Ci sono realtà importanti, come la Venezia-Monaco o l’Alta Via delle Dolomiti n.1, ancora chiuse dagli alberi dopo gli schianti dell’alluvione di poche settimane fa; abbiamo quindi coinvolto tutti gli enti preposti per capire come si può intervenire».

Alla presenza dei Carabinieri Forestali, l’Unione Montana Belluno-Ponte, la Provincia di Belluno, la Protezione civile comunale e l’Ana, il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, il Cai Belluno e il Comitato Usi Civici di Bolzano Bellunese si sono affrontate tematiche come gestione del personale e dei volontari, le richieste di autorizzazione e molto altro.

«Ci siamo confrontati su questi temi che non riguardano solo il Comune di Belluno, ma tutti i comuni della provincia», continua Giannone. «Per questo, ogni ente farà sintesi dei risultati e ci sarà poi un nuovo confronto con tutte le realtà preposte ad intervenire. Ad esempio, visto l’interesse provinciale e non solo di un’infrastruttura turistica come l’Alta Via, il Comune presenterà le sue considerazioni alla Provincia di Belluno che le sottoporrà, insieme alle sue, agli enti superiori, a partire dalla Regione Veneto».

Particolare attenzione è stata data alle attività dei volontari. «La normativa ci lascia alcuni margini di azione, ma prevede comunque il rispetto di alcune regole, prima fra tutte la necessità di comunicare agli enti che possono essere interessati l’attività che si andrà a svolgere», continua Giannone. «Inoltre, è sempre meglio se a svolgere le operazioni sono associazioni o gruppi organizzati, anche per questioni di sicurezza. Per quanto riguarda la Schiara, ad esempio, il territorio è dell’ente Parco e del Comitato Usi Civici, mentre la vigilanza spetta ai Carabinieri Forestali; quando si interverrà per il taglio e raccolta del legname, quindi, sarà necessario coinvolgere ed avvisare preventivamente questi enti».

All’incontro, con l’assessore Giannone, erano presenti anche gli assessori Ganz e Bogo, oltre al dirigente Carlo Erranti.


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