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Domenica 25 novembre 2018 ‐ Nostro Signore Re dell’Universo, Cristo Re
Belluno, due mostre per richiamare l’attenzione sui diritti umani
«Dentro l’esodo» e «Back to life» presso la sacrestia di San Rocco e il Centro Giovanni XXIII a Belluno.
«Dentro l’esodo» e «Back to life», un viaggio di andata e ritorno è quello raccontato dalle due mostre di Emanuele Confortin riunite assieme e proposte fino al 23 dicembre (da lunedì a sabato compreso dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18) presso la sacrestia della chiesa di San Rocco e il Centro Giovanni XXIII a Belluno, con ingresso da Piazza dei Martiri. Attraverso queste immagini varie realtà del nostro territorio (le Scuole in rete per un mondo di solidarietà e pace, l’Associazione amici delle scuole in rete, l’Associazione nazionale vittime civili di guerra e la Diocesi di Belluno-Feltre, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico, Amnesty International coordinamento di Belluno, l’Istituto «Catullo» e il Comune di Belluno) vogliono richiamare l’attenzione sul tema dei diritti umani, non con grandi proclami o discussioni teoriche, ma attraverso l’incontro con persone concrete che combattono per la propria vita, sicurezza e dignità.
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La mostra «Dentro l’Esodo. Migranti sulla via Europea» si compone di 64 impietose foto sul dramma dei migranti che accompagnano il visitatore attraverso un percorso in cui morte, sradicamento, pregiudizio, rifiuto o fatica dell’accoglienza emergono vividi da alcuni dei punti più ’caldi’ della migrazione: il confine Siria–Turchia, le Isole Egee, la turca Izmir, capitale del traffico di esseri umani, i Paesi lungo la rotta dei Balcani.
La mostra «Back to life in Iraq. Arte, distruzione e rinascita» racconta la vicenda paradigmatica di Matti Al Kanun, pittore cristiano siriaco, le cui opere sono state squarciate dai pugnali dei jihadisti dell’Isis. Ma l’artista non si arrende e decide di ripararle, trasformando il suo gesto in un atto di resilienza e di rinascita dalle ceneri di uno dei conflitti più cruenti dell’era moderna. Ma anche il ritorno alla vita è difficile senza la solidarietà, quella solidarietà che è stata fornita gratuitamente dai giovani dell’Accademia d’arte di Venezia, che hanno partecipato al restauro dei quadri danneggiati.
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