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Giovedì 6 dicembre 2018 ‐ S. Nicola di Bari

Cortina-Arabba sugli sci? Grones: non se ne parla nemmeno






Il sindaco di Livinallongo boccia subito la proposta di Vascellari. Ha scritto a Zaia: «Spiace, Presidente, non aver ricevuto da Lei nemmeno una telefonata».

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Cortina-Arabba? Ma neanche a parlarne! Leandro Grones ha inviato all’Amico del Popolo la lettera spedita al presidente della Regione Luca Zaia in immediata risposta alle dichiarazioni di Mario Vascellari, titolare delle funivie Marmolada e Tofana, a sostegno della creazione di un grande comprensorio sciistico che colleghi Cortina ad Arabba da una parte e ad Alleghe (via Selva di Cadore) dall’altra. Un comprensorio con il doppio delle piste del Sellaronda, immagina Vascellari, intervistato da Francesco Dal Mas sul Corriere delle Alpi oggi, giovedì 6 dicembre.


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«Presidente Zaia, non se ne parla nemmeno!!!», inizia la lettera di Grones, con tanto di tre punti esclamativi.

«Vecchi progetti d’aria fritta che gli amici di Cortina tirano fuori di tanto in tanto dai cassetti e ve li sottopongono come fosse oro colato.

«Collegare pure Cortina con Alleghe, ma Cortina ad Arabba no; per motivi paesaggistici, ambientali, idrogeologici, archeologici, perché un collegamento del genere non è né sostenibile né sciisticamente appetibile e perché le ruspe non passeranno MAI sui quei luoghi Sacri dove 100anni fa migliaia e migliaia di giovani, senza distinzione di ordine, grado e nazionalità persero la vita in Guerra. Su quei luoghi la Regione ha investito più di 2mio euro con i fondi Interreg III Italia-Austria per il recupero e la valorizzazione del Parco della Memoria, garantendo in particolare alle giovani generazioni la fruizione di camminamenti, trincee e baraccamenti su luoghi splendidi ed affascinanti delle Dolomiti che per 29 lunghissimi mesi furono teatro di sanguinose battaglie, per mantenere vivo in loro il ricordo di quella immane tragedia».

Continua Grones nella lettera a Zaia: «Non sacrificheremo la rara bellezza di quei luoghi tutelati dall’UNESCO per nessuna ragione al mondo.
«Non sacrificheremo mai la più pregiata area naturalistica di delle Dolomiti protetta da Rete Natura 2000, talmente fragile dal punto di vista idrogeologico che è in gran parte classificata P3 e P4.
«Non sacrificheremo mai la millenaria area archeologica di Castello, sede dell’Andraz Museum, che rappresenta un fiore all’occhiello delle Dolomiti.
Quel collegamento non è nemmeno previsto dal Piano Neve Regionale.
Il Consiglio comunale di Livinallongo si è già pronunciato unanimemente contrario a quel progetto anni fa.
Spiace, Presidente, non aver ricevuto da Lei nemmeno una telefonata».


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