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Lunedì 10 dicembre 2018 ‐ B. V. Maria di Loreto

Stop all’inquinamento, Comune di Belluno e Confartigianato fanno squadra






Firmato a Palazzo Rosso l’accordo per la promozione di buone pratiche di corretta manutenzione degli impianti a biomassa.

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L’inquinamento si può ridurre anche utilizzando in modo corretto le stufe a legna e a pellet. Ed è sulla sensibilizzazione dei cittadini che Comune di Belluno e Confartigianato hanno deciso di puntare. Da qui la firma dell’accordo, nella mattinata di oggi, lunedì 10 dicembre, per "il contenimento dell’inquinamento atmosferico e promozione di iniziative e buone pratiche finalizzate alla corretta manutenzione dei generatori di calore alimentati a biomassa".


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«Questo accordo»spiega l’assessore all’ambiente, Stefania Ganz, «nasce dall’ordinanza antismog in vigore da ottobre e dalle problematiche legate al corretto utilizzo degli impianti a biomassa. La collaborazione con Confartigianato ci permetterà di monitorare la situazione in città: i tecnici a loro associati sono infatti in grado di eseguire installazioni corrette, effettuare tutte le verifiche necessarie e fornire le informazioni utili per ogni tipo di impianto».

Per fare questo, l’accordo prevede una stretta collaborazione tra il Comune e l’associazione: «Faremo incontri e corsi di formazione ai tecnici; sono oltre 500 gli operatori abilitati in provincia di Belluno, di cui più di 50 specializzati in impianti a biomasse, e grazie al loro contatto diretto con i cittadini potranno spiegare in modo ottimale e puntuale l’utilizzo degli impianti, sia sotto il profilo delle emissioni che della sicurezza», anticipa la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella.

Da parte sua, il Comune «organizzerà incontri con la popolazione e ci confronteremo con Confartigianato sotto gli aspetti tecnici per illustrare e coordinare le caratteristiche dell’ordinanza antismog e le normative vigenti. Sempre con Confartigianato, realizzeremo poi delle brochure che i tecnici potranno lasciare nelle abitazioni dei cittadini in occasioni di lavori», continua l’assessore Ganz.

Oltre che ambientale, il problema dell’utilizzo degli impianti a biomassa è anche di sicurezza: «Ogni anno, con l’inizio della stagione fredda, leggiamo di incendi a canne fumarie o a tetti, o di persone intossicate dal monossido di carbonio», spiegano Scarzanella e Ganz. «Molto spesso, questi fatti accadono per una cattiva o non corretta manutenzione degli impianti; per questo, l’attività di sensibilizzazione diventa importante non solo per la qualità dell’aria, ma anche per la sicurezza delle abitazioni e di chi vi ci vive».


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