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Mercoledì 19 dicembre 2018 ‐ S. Dario

Unisono sostiene i giovani e dona il ricavato al territorio






Venerdì 21 dicembre, a Feltre, la cerimonia del Premio Music Ambassador. Le offerte della serata verranno devolute al Comune per il post alluvione.

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Mancano pochi giorni alla cerimonia del Premio Music Ambassador, con il quale il Centro di Musica Unisono chiuderà in bellezza l’anno del ventennale. L’appuntamento è a Palazzo Guarnieri venerdì 21 dicembre dalle 21.15. L’ingresso è gratuito, l’invito è esteso a tutti. Sarà la cerimonia di conferimento del Premio al chitarrista Carlo Cappello, cresciuto all’Unisono e poi trasferitosi a Parigi a completare la formazione al Conservatorio Boulanger. Ma sarà anche una serata di gala con musica dal vivo, il momento per la città di Feltre e tutti gli amici dell’Unisono per brindare insieme al Natale e al ventennale. Infine, sarà l’occasione per fare un regalo alla città.


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Sì, perché l’ingresso alla serata sarà senza biglietto, ma chi vorrà potrà donare un’offerta. I soldi raccolti saranno devoluti al Comune, per la ricostruzione post alluvione. Il Centro chiederà al sindaco Paolo Perenzin e alla sua giunta di finalizzarli alla ricostruzione di un bene artistico-storico danneggiato dal maltempo. «In una festa come questa, nata per valorizzare e sostenere i giovani musicisti del nostro territorio, è normale pensare anche a quanto ha subito, di recente, la nostra terra», le parole di Nicolò Ferrari Bravo, direttore creativo di Unisono. «Per questo vogliamo fare anche noi, nel nostro piccolo, qualcosa. Ci auguriamo, anche per questo, un’ampia partecipazione».

La serata chiuderà il calendario 2018 degli eventi in un modo del tutto simbolico. L’appuntamento riassume parte della filosofia del Centro di Musica, casa degli artisti, dei musicisti affermati e di fama mondiale come dei giovani emergenti, ai quali Ferrari Bravo ha sempre riservato particolari attenzioni.

«Non vogliamo creare classifiche», spiega ancora il direttore artistico, «solo dare una possibilità a chi davvero se la merita e si sta mettendo in gioco formandosi all’estero. Il riconoscimento va a ragazzi che si sono trasferiti per seguire la loro passione, che per questo vivono tutto l’anno lontano dalle loro famiglie e dai loro amici; per loro sentire la terra d’origine vicina e sapere che noi, qui, non li abbiamo dimenticati è importante. Sono ragazzi cresciuti nella scuola, con gli insegnanti Unisono. Per noi loro sono ambasciatori della musica, del talento e dell’identità italiane all’estero".


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