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Giovedì 20 dicembre 2018 ‐ S. Liberata

Bim Gsp: tanti investimenti, debito sceso a 34 milioni di euro






Bim Gsp approva il Bilancio 2018 e il Piano Industriale 2019-2021. Debiti al minimo storico (dagli 89 milioni di pochi anni fa).

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Assemblea dei soci di Bim Gsp oggi, giovedì 20 dicembre, alle 15 in Sala Muccin al Centro Congressi di Belluno. Verrà presentato il bilancio preconsuntivo 2018 e l’aggiornamento del piano industriale per il triennio 2019-2021. A illustrare le principali performance del 2018 sarà l’amministratore unico della società Giuseppe Vignato, che evidenzierà nuovi dati record per la società del servizio idrico bellunese: cassa generata, al netto delle spese correnti, di 15 milioni di euro, utilizzata per finanziare 10 milioni di nuovi investimenti e ridurre i debiti di 5 milioni, debito sceso a quasi 34 milioni di euro, minimo storico dal 2011.


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Nel 2018 i ricavi sono rimasti a 30 milioni di euro, in linea con l’anno precedente: non vi sono state né variazione delle tariffe né dei consumi d’acqua, stabili a quasi 14 milioni di metri cubi per il quarto anno consecutivo. «Il naturale contenimento dei prelievi nella stagione invernale è compensato da più alti picchi estivi, dove registriamo un aumento di presenza turistica in alberghi e seconde case» afferma Vignato. «A questo si aggiunge anche una maggiore consapevolezza e percezione dell’utenza di quanto valore abbia la risorsa acqua, sia in termini economici che di sostenibilità ambientale». Le spese gestionali sono state ridotte di 300 mila euro rispetto al 2017: complessivamente 4,3 milioni dal 2012, con significativi risparmi nelle spese di gestione delle reti e degli impianti per effetto delle manutenzioni straordinarie fatte negli anni, del minor consumo di energia elettrica per gli efficientamenti apportati nelle reti e nei depuratori, e per minori oneri finanziari dati dalla continua riduzione dell’indebitamento bancario. «Nonostante i danni subiti con la calamità del 29 ottobre scorso, siamo riusciti a contenere le spese grazie agli investimenti già realizzati e rivelatisi lungimiranti, ma anche grazie all’efficienza e all’elevata professionalità raggiunta dai nostri tecnici e dai reparti operativi assieme alla fattiva collaborazione con le imprese edili tutte bellunesi con cui lavoriamo» spiega Vignato.

Tra il buon andamento degli incassi - il 99% dei bellunesi paga le bollette dell’acqua - e spese correnti contenute, la cassa generata nel 2018 è stata di 15 milioni di euro, utilizzati per finanziare 10 milioni di nuovi investimenti senza accendere nuovi mutui bancari (anzi riducendone per 5 milioni). I debiti totali sono così scesi a quasi 34 milioni, meglio delle previsioni fatte un anno fa, pari a una riduzione di 55 milioni dal 2011 (erano a quota 89 milioni); nello stesso periodo il patrimonio netto è salito a 35 milioni, con un aumento di 22 milioni di euro dall’inizio della gestione Vignato. «In sei anni abbiamo realizzato 39 milioni di investimenti, estinto il debito di 20 milioni verso i Comuni e triplicato il valore delle loro azioni in Bim Gsp» conferma Vignato.

Superando quanto fatto nel 2017, nel 2018 sono stati realizzati investimenti per oltre 10 milioni di euro: lavori rilevati, a cui ormai Bim Gsp destina il 38% (72% con le manutenzioni) della tariffa pagata dagli utenti. Un centinaio le opere in totale ultimate le cui principali sono il completamento dei depuratori di Falcade, Longarone e Mel; l’avvio dei nuovi acquedotti di Col Coltron-Piaia e Col Coltron-Fiammoi, il completamento di quelli di Limana, Pieve di Cadore, Belluno l’Anta, la realizzazione del nuovo acquedotto a Rocca Pietore (costruito in meno di un mese), la posa delle nuove fognature a Livinallongo e Lozzo di Cadore, Sedico-Oselete, Belluno e Tambre d’Alpago. «Con 10 milioni di investimenti realizzati nel 2018, che portano il totale dal 2013 a 39 milioni, stiamo contribuendo a migliorare la qualità ambientale e recuperando il gap infrastrutturale del sistema idrico provinciale. Non solo, siamo in linea con le disposizioni dell’Authority che invita i gestori a spendere gli introiti tariffari più in investimenti che hanno una validità di lungo termine, e meno in spese correnti» conclude Vignato.

A seguire, alle 16, si terrà l’assemblea soci di Bim Belluno Infrastrutture.


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