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Lunedì 14 gennaio 2019 ‐ S. Felice da Nola

Servizi sociali, De Carlo scrive all’Ulss






Il sindaco di Calalzo chiede lumi su come saranno divise le risorse tra sanitario e sociale alla luce del decreto 147 del 2017.

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Qual è attualmente la situazione del comparto sociale e come l’Ulss 1 Dolomiti intende organizzarsi alla luce delle recenti modifiche in materia di Servizi sociali? Sono domande che Luca De Carlo, sindaco di Calalzo di Cadore e parlamentare di Fratelli d’Italia, ha rivolto al direttore generale Adriano Rasi Caldogno e al direttore socio sanitario Gianantonio Dei Tos. «Il nuovo strumento di contrasto alla povertà inserito nel decreto 147 del 2017 apporta dei cambiamenti nell’erogazione dei servizi alle fasce più deboli della popolazione», spiega il sindaco cadorino. «Ho scritto alla direzione dell’Ulss 1 Dolomiti per capire quali potranno essere le ripercussioni e come cambieranno la ripartizione delle risorse e l’organizzazione interna all’azienda sanitaria e agli uffici comunali».


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«Alla luce delle recenti modifiche in materia di Servizi sociali, introdotte dal D. lgs. 147/2017 e in previsione dell’applicazione attraverso la costituzione degli ambiti sociali, si considera necessario, al fine di una funzionale e razionale riorganizzazione, conoscere le risorse attualmente in gestione dell’Ulss sia nella forma di gestione obbligatoria che di gestione delegata facoltativa», si legge nella missiva di De Carlo, inviata lunedì 7 gennaio. «È utile inoltre poter disporre di un quadro analitico delle fonti di finanziamento, della finalizzazione degli stessi e dell’applicazione sul piano dell’erogazione dei servizi ai cittadini».

Il sindaco precisa poi che ritiene «doveroso, e in linea con il mandato conferito dai cittadini, approfondire l’analisi della sostenibilità, all’interno di un disegno di ricomposizione della funzione sociale, prima di investire ulteriori risorse con il rischio di sovrapposizione e di disorientamento per i cittadini stessi».

La lettera è stata inviata per conoscenza anche al primo cittadino di Belluno, e presidente della Conferenza dei sindaci, Jacopo Massaro. «Sarà mia cura, in collaborazione con il sindaco del capoluogo, Comune capofila dei trasferimenti di cui alla citata norma, portare l’esito della richiesta all’attenzione dei sindaci, a sostegno di una ragionata decisione sul modello organizzativo da intraprendere», conclude De Carlo. «Ritengo necessario avere delucidazioni su cosa accadrà quando entreranno in vigore le novità decise dal Governo, in particolare su come verranno erogati i servizi e su come saranno divise le risorse tra sanitario e sociale».


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