Si sono chiuse nei giorni scorsi le operazioni del primo «Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni», che nel territorio del Comune di Belluno ha visto coinvolte nelle due fasi circa 1400 famiglie: «Non possiamo che essere soddisfatti per l’alta percentuale di adesione a questo censimento, che dal 2018 è diventato annuale e a campione», sottolinea l’assessore ai servizi demografici, Maurizio Busatta. «Oltre il 96% delle famiglie bellunesi coinvolte ha compilato il questionario, un risultato superiore alla media nazionale che si è fermata al 92%».
Il censimento si è svolto in due fasi: per area e per lista. Nell’indagine areale, i rilevatori - una decina nel capoluogo, coordinati da Alessandro Arrighi sotto la supervisione del responsabile Istat Rinaldo Papa e della dirigente Maura Florida - hanno contattato tutte le famiglie residenti in una determinata frazione, in questo caso quella di Antole; nella fase di lista, invece, interessate al questionario sono state solamente le famiglie-campione individuate dall’Istat, che hanno potuto compilare il questionario via Internet oppure all’Ufficio Censimento del Comune.
Nella fase «areale», sono stati censiti 71 indirizzi e 132 famiglie; più corposa la fase «di lista», con 1234 famiglie coinvolte. «Oltre al significativo dato dell’adesione superiore al 96%», commenta Busatta, «c’è anche l’importante numero di famiglie che ha scelto la via dell’online: oltre il 55% delle famiglie bellunesi interessate ha infatti deciso di "auto-censirsi" compilando in autonomia il questionario via Internet, e questo dimostra la crescente attitudine dei cittadini a rapportarsi con le istituzioni anche via web». Resta comunque una buona fetta di bellunesi che hanno preferito il sostegno dell’Ufficio Censimento per la compilazione dei moduli: «Un ringraziamento va ai nostri rilevatori, che hanno ben rappresentato il Comune nel rapporto con queste famiglie», afferma l’assessore. «Il loro lavoro è stato fondamentale per raccogliere i dati di tutte quelle persone che per ragioni di età, di conoscenza informatica o per altri motivi hanno scelto di venire nei nostri uffici per la compilazione del questionario».
Il questionario del censimento 2018, che conteneva le identiche domande per la fase areale e di lista, prevedeva una parte generale relativa all’abitazione (tipo di alloggio, caratteristiche, impianti di riscaldamento e di climatizzazione, automobili e posti auto, etc) e una più particolare relativa alla famiglia e ai suoi singoli componenti (numero di familiari, titoli di studio, attività lavorativa, spostamenti, etc). «Sono tutti dati molto interessanti per diversi scopi, ma al momento, non è possibile avere il quadro della situazione bellunese», spiega Busatta, «tutti i questionari raccolti sono stati infatti inviati per via telematica all’Istat, che nei prossimi mesi procederà all’elaborazione dei dati, andando così a tratteggiare il quadro dell’Italia del 2018 alla luce di questa prima tornata censuaria, che in tutta Italia ha interessato 2852 Comuni e 1 milione e 250mila famiglie».
Al 31 dicembre 2018, la popolazione residente a Belluno era in leggera crescita: 35.833 abitanti contro i 35.710 di inizio anno. Anche nel 2019, l’Istat ripeterà l’esperienza del censimento permanente e per questo individuerà un ulteriore campione di famiglie del capoluogo alle quali sarà sottoposto il questionario, e l’auspicio è quello di migliorare i già positivi risultati dell’edizione appena chiusa.